Il Vescovo Mario: “Come essere sacerdoti secondo il cuore di Gesù”

Nel pellegrinaggio mariano sacerdotale dei vicariati di Massa e di Carrara ai Quercioli

“È la grazia di Dio che ci cambia, noi possiamo solo mettere a disposizione lo spazio del nostro cuore e la volontà di meditare la Parola per farne un punto di riferimento delle nostre giornate”: così il vescovo Mario in uno dei passaggi della meditazione che ha tenuto di fronte ai sacerdoti e ai diaconi dei vicariati di Massa e di Carrara che, giovedì 11 maggio, si sono ritrovati al santuario dei Quercioli per l’annuale pellegrinaggio mariano.
Nel suo intervento, mons. Vaccari ha fatto riferimento ai consigli evangelici che Gesù ha proposto nel discorso della montagna; in particolare quelli dell’obbedienza, della castità e della povertà. L’obbedienza, ha ricordato il vescovo, è nei confronti della gente a cui si viene inviati. Ma c’è anche un altro aspetto riferito non solo alla persona del vescovo: è fondamentale per il presbitero rispettare regole, persone e prassi specifiche della diocesi in cui è incardinato.
Per quanto riguarda il consiglio evangelico della castità, mons. Vaccari ha evidenziato come questo non si riduca solamente alla questione del celibato, ma caratterizzi tutta la vita affettiva del sacerdote, in relazione non solo alle persone, ma anche alle cose e ai beni materiali, dove esiste il rischio di un eccessivo attaccamento.
In merito, infine, alla povertà, fra’ Mario ha sottolineato come la ricchezza possa diventare un pericolo e una tentazione; per questo, nell’ottica del Vangelo, alcune scelte di sobrietà sono fondamentali. Tutto questo ha riassunto nella citazione della ‘Lettera a tutto l’Ordine’ di san Francesco: “badate alla vostra dignità, fratelli sacerdoti, e siate santi perché egli è santo”.
La consacrazione sacerdotale è per il servizio e comporta una discesa profonda dello Spirito Santo, che abilita alla missione e dona gli strumenti per entrare nel mistero di Cristo.
Nell’omelia della messa, concelebrata dal vicario generale, don Marino Navalesi, mons. Vaccari ha spiegato che l’impegno spirituale per seguire i consigli evangelici ha come fine quello rendere il cuore puro e trasparente, per amare gli altri, così come li ama Dio. “Il Vangelo, ha ricordato, è comunicare la gioia di aver incontrato il Signore”. Per fare questo, dobbiamo “toglierci dalla ‘zona di conforto’ per andare verso l’insicurezza, senza sapere se saremo accolti dagli altri né a cosa andiamo incontro”.

(df)