Rimpallo di accuse, con il consiglio che è saltato per mancanza del numero legale

Jessica Fabiani
Jessica Fabiani
Un panorama di Fivizzano
Un panorama di Fivizzano

è più responsabile chi ha presentato la mozione di sfiducia fuori dai tempi previsti dal regolamento o chi, avendone i poteri (art.9 bis dello Statuto), essendo presidente dell’assemblea consigliare, non ha impedito che la discussione e la successiva votazione per la sfiducia avvenissero? Nel primo caso l’errore ricadrebbe sulla maggioranza, nel secondo su Jessica Fabiani. In realtà è evidente che l’errore accomuna tutte e due le parti in causa. Il sindaco Gianluigi Giannetti ha più volte fatto riferimento al fatto che, per consuetudine, anche nel passato, le mozioni venivano discusse anche se presentate durante o poco prima dell’inizio del Consiglio, pur non figurando all’ordine del giorno.

è pur vero che la Fabiani ha consentito che si discutesse della sfiducia che la riguardava, ma il TAR ha sentenziato l’illegittimità della delibera, per vizio di forma, perché contano le regole, non le consuetudini. Ora rimangono in campo, per quanto riguarda la Presidenza consigliare, le ipotesi di cui abbiamo già scritto (reintegro di Jessica Fabiani, nuova sfiducia nei termini di legge, presidenza affidata al voto della sola minoranza), ma a questa questione si è aggiunta quella del pagamento di circa 5.000 euro di spese processuali, che si caratterizza come debito fuori bilancio e che richiede una delibera consigliare per essere sanato.

Il Consiglio in questione c’è stato lo scorso 5 aprile, convocato su richiesta della stessa Fabiani, ma la deliberazione non è stata nemmeno posta in votazione, per mancanza del numero legale: nella maggioranza erano assenti due consiglieri, per motivi personali, e la minoranza è uscita dall’aula, con un “atteggiamento piuttosto incomprensibile”, secondo Giannetti, “essendo partita da essa la richiesta di convocazione”. Critico il commento del consigliere Alessandro Domenichelli: “Non può la maggioranza pretendere che sia la minoranza ad approvare un debito fuori bilancio. Chi ha creato questa situazione deve pagare”. Tutto rinviato al prossimo Consiglio, che si terrà a giorni. Molti ritengono che sia stata persa un’occasione per attenuare i toni dello scontro politico-amministrativo e per cercare soluzioni concordate.

Andreino Fabiani