Cammino sinodale: “Comunione, fraternità e rete per una Chiesa in uscita”

Il vescovo Mario alla convocazione sinodale per il vicariato di Carrara

Il Vescovo, fra’ Mario Vaccari, con don Maurizio Iandolo

“Ti ringraziamo Padre e ti benediciamo perché anche oggi ci hai fatto dono della Tua Parola e in questo tempo pasquale e di Cammino sinodale, ti chiediamo di poterla annunciare a tutti, di essere testimoni del tuo amore negli ambienti quotidiani: nella famiglia, sul lavoro, verso tutte le persone che incontriamo, perché i Cantieri Sinodali diventino luoghi della tua resurrezione e della tua luminosa presenza”.
Questa l’orazione finale che ha chiuso il terzo “Cantiere sinodale zonale” svoltosi domenica 16 aprile nella parrocchia della Ss.ma Annunziata, a significare come il Cammino sinodale della Chiesa Italiana non rappresenti un mero adempimento da svolgere nel percorso pastorale delle parrocchie, ma intercetti direttamente la missione stessa della Chiesa nel mondo in questo “cambiamento d’epoca”, come evocato in diverse occasioni da Papa Francesco.

L’incontro è stato coordinato da don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale e delegato per il Cammino sinodale, mentre il vescovo Mario ha chiuso i lavori, dopo aver celebrato ad Aulla i funerali di don Pier Giorgio Ciuffani.  “Mi sento di sottolineare – ha detto il vescovo Mario – alcune parole tra le tante ricordate oggi, come segno di novità a cui il Papa ci invita: comunione, fraternità e rete. Parole fondamentali, oggi, per una Chiesa che non vuole essere un ambiente chiuso, una dogana dove qualcuno decide chi entra e chi no, ma una casa fraterna, contraddistinta da non giudizio e dall’accoglienza”.
In una giornata di sole primaverile, si sono radunati i delegati sinodali e gli operatori pastorali delle parrocchie del vicariato di Carrara, che comprende anche il territorio delle parrocchie ubicate nel comune di Fosdinovo. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali, in particolare Roberta Crudeli, vice sindaco di Carrara, e Camilla Bianchi, sindaco di Fosdinovo. Ha partecipato ai lavori anche Amalia Cucca, comandante della Polizia Penitenziaria di Massa.
Dopo il momento di presentazione iniziale, don Iandolo ha aperto i tavoli di lavoro secondo le tre tematiche individuate nel Cammino sinodale: giovani e scuola, povertà e volontariato, disabilità e sofferenza. Dopo circa un’ora e mezza di attività si è aperto, come di consueto, il momento assembleare, dove i facilitatori dei gruppi hanno riportato le sintesi dei lavori svolti.
È emerso come sia importante accompagnare, non assistere, le persone disabili e sofferenti che vivono nelle parrocchie e nelle strutture sanitarie sul territorio, cambiando il nostro punto di vista. In questo momento storico è obbligatorio, poi, investire sui giovani con una pastorale attenta a loro, con risorse umane e luoghi dedicati. Infine, è cruciale incentivare la creazione di reti tra le istituzioni, amministrazioni comunali e parrocchie, per accendere i riflettori sulle periferie e le persone che le abitano.
Infine sono state individuate le “parole chiave” nel cartellone che intende simboleggiare il percorso emerso dai “cantieri sinodali zonali” e che condurrà alla veglia diocesana di Pentecoste, momento di sintesi e di rilancio della missione del Vangelo nella terra apuana.
“L’incontro di Carrara – ha dichiarato don Maurizio Iandolo a margine dell’incontro – ha avuto una buona adesione; i partecipanti hanno partecipato ai “tavoli sinodali” con convinzione e impegno, secondo le tre tematiche indicate. Ora ci viene chiesto di viverle nelle nostre comunità in maniera diversa da come abbiamo sempre fatto, cercando di entrare in relazione con le persone che abitano questi mondi, per essere una Chiesa viva che si mette a servizio della gente. Questa è la nuova prospettiva offerta dal Cammino sinodale che ci chiede Papa Francesco, per recuperare quel senso del “lavare i piedi” che Gesù ci ha insegnato nel Giovedì Santo, celebrato pochi giorni fa. L’auspicio poi è quello di aumentare la collaborazione e la sinergia, tra la Chiesa e le istituzioni, perché serviamo la stessa gente, andando ad aiutare nel concreto e in profondità coloro che sono nel bisogno. L’invito infine che rivolgo ai sacerdoti e ai laici dei vicariati di Aulla e di Fivizzano, convocati dal vescovo domenica prossima 23 aprile, è quello di partecipare perché quando si esce da questi incontri abbiamo il cuore più leggero e pronto ad accogliere la proposta di amore che discende dal Signore. Forse a questi incontri i sacerdoti, purtroppo, non sono stati sempre presenti, ma invitiamo anche i laici ad esserci per dare un senso alla presenza delle comunità parrocchiali in quella parte di Lunigiana”.
(df)