“Lasciamoci riconciliare con Dio”

Il Vescovo ha celebrato il Mercoledì delle Ceneri in cattedrale a Massa

Come il vescovo stesso ha sottolineato, lo scorso 22 febbraio in cattedrale, all’inizio dell’omelia, era la prima volta che celebrava il Mercoledì delle Ceneri nella diocesi apuana. “Sento questo momento – ha detto – come particolare per me, per questa porzione del popolo di Dio che il Papa mi ha affidato”.
Il tempo liturgico dei Quaranta giorni che preparano alla Pasqua del Signore, rappresenta infatti un periodo favorevole, come suggerisce la tradizione della Chiesa, per attuare quella conversione del cuore autentica che il Signore chiede ad ogni cristiano e alle comunità. “Potremmo vivere una Quaresima – ha precisato il vescovo – in cui ci proponiamo tutta una serie di maggiori preghiere, di digiuni, anche distaccandoci da qualcosa di particolare di cui sappiamo che non ci porta sulla buona strada: ma il rischio è che questi gesti riempiano di nuovo la nostra vita e, pur essendo cose buone, non tocchino in profondità il nostro cuore”.
Lo stile nuovo che mons. Vaccari ha auspicato parla di un cammino personale di conversione e di cambiamento che rappresenti “un entrare in noi stessi, oppure, se volete in senso comunitario, entrare dentro il cuore delle nostre famiglie, dentro il cuore delle nostre comunità, dove spesso ci sono cose preoccupanti, cose che ci fanno stare male e ci fanno allontanare da Lui”.
Ma come la Quaresima ci può aiutare in questo percorso? Un primo elemento è l’itinerario delle letture che ogni domenica la liturgia propone in questo tempo, un vero e proprio cammino che permette di riscoprire il proprio Battesimo. Poi, l’aiuto che viene dalla Parola di Dio, indicata anche da papa Francesco nel Messaggio pubblicato in occasione della Quaresima – “Ascesi quaresimale, itinerario sinodale” -, quando scrive di impegnarsi ogni giorno a leggere il Vangelo e la Parola di Dio del giorno, che nel tempo di Quaresima “è particolarmente adatta per rientrare in sé stessi – ha detto fra’ Mario – perché una volta entrata nel nostro cuore, come ‘spada a doppio taglio’, lì faccia discernimento dei sentimenti, delle emozioni e delle pulsioni che muovono le nostre giornate e le nostre decisioni”.
C’è poi un altro elemento utile per compiere questo rientro in sé stessi auspicato dal vescovo: accettare la realtà dove si vive, senza evaderla: “Come nell’episodio del monte Tabor, Gesù discende coi discepoli nella loro vita quotidiana, nella realtà di tutti i giorni: quella faticosa, quella difficile da accettare, quella da cui ci difendiamo, quella che spesso cerchiamo di evadere”. Un tempo dunque, quello quaresimale, che il Signore ci concede perché desidera che ci riconciliamo con Lui, che guardiamo a quelle parti della nostra vita che sono lontane, che ci appesantiscono nel cammino e da cui Signore vuole liberarci.
Il vescovo Mario, infine, parafrasando san Paolo alla comunità di Corinto, ha riferito alla nostra Chiesa diocesana le stesse parole: “Lasciatevi riconciliare con Dio; adesso è il momento favorevole, adesso è il momento della salvezza!”.