Nella 33.ma edizione della classifica del Sole 24 ore c’è anche la nuova edizione dell’Indice della ‘Qualità della vita delle donne’
La provincia d’Italia in cui si vive meglio è Bologna (che rispetto all’anno sorso sale di 5 posizioni); seguono Bolzano (+3) al secondo posto e Firenze (+8) al terzo. Poi ci sono Siena, che fa un balzo di undici posizioni, Trento che ne perde due, Aosta (-2), e Trieste, prima lo scorso anno (-6). In fondo alla classifica – le ultime 30 posizioni sono tutte occupate da città del Sud o insulari – ci sono Vibo Valentia (103a, sale di una posizione), Foggia (104a, +2), Caltanissetta (105, -2 posizioni), Isernia (106, con ben 25 posizioni in meno) e infine, ultima Crotone, che resta 107a come l’anno passato.
Sono i numeri dell’indagine annuale del Sole 24 Ore “Qualità della vita 2022” – consultabile sul sito lab24.ilsole24ore.com -, che dà anche alcune città metropolitane in calo: Milano, per esempio, che nel 2021 era in seconda posizione, resta nelle prime dieci ma scende all’ottavo posto, mentre Roma perde ben 18 posizioni scivolando al 31° posto. Cagliari invece sale di due posizioni (18° posto); Genova è al 27°, perdendo solo una posizione; Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo della classifica ci sono Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, +7 posizioni). I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, contano una serie di novità.
Ci sono due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili-riqualificazioni energetiche-consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri: Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sullo stato di digitalizzazione dei comuni capoluogo italiani. Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: oltre al al primato di Bologna, la classifica vede Parma al nono posto e Reggio Emilia al 13°.
Le province del Trentino Alto Adige restano salde nelle prime dieci, con Bolzano al secondo e Trento al 5° posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le ‘novità’ Siena, che arriva al quarto posto (+11 posizioni), e Pisa al decimo (+12 posizioni). Seguono Arezzo 37a, Prato 45a, Lucca 47a, Livorno 52a, Grosseto 57a, Massa Carrara 60a (guadagna 12 posizioni), Pistoia 64a. La Spezia 48a (perde 6 posizioni). Per quanto riguarda la nostra provincia – cui la ricerca assegna una popolazione di 189.841 abitanti (dati Istat 2022) – essa spalma i suoi risultati nei singoli indicatori dal buon 1° posto per riciclaggio e impiego di denaro, con zero denunce ogni 100mila abitanti, al poco lusinghiero 106° per la condizione degli anziani, che prevede 12 parametri, tra cui orti urbani, biblioteche, farmaci, infermieri. Per il clima, ha una posizione superiore a quella generale per il soleggiamento (40a) e le ondate di calore (29a) e peggiore (96a) per gli eventi estremi.
Nelle classifiche dettagliate degli ambiti oggetto dello studio, la provincia di Massa Carrara ondeggia, rispetto al posto occupato nella classifica generale, tra il 33° posto in Cultura e tempo libero, 50° Ricchezza e consumi, 60° Giustizia e sicurezza, 66°Demografia e società, 79° in Affari e lavoro e in Ambiente e servizi. In tutti, tranne l’ultimo (-16), migliora la posizione rispetto all’anno precedente, talvolta anche in modo rilevante: +36 in Demografia e società.
A livello nazionale, il podio vede in cima per ‘ricchezza e consumi’ Belluno, Bologna e Bolzano; per ‘affari e lavoro’ Milano, Trieste e Roma; per ‘demografia salute e società’ Bologna, Modena e Roma. Quanto a ‘ambiente e servizi’ svettano Pisa, Siena e Aosta; per ‘giustizia e sicurezza’ Oristano, Pordenone e Sondrio; per ‘cultura e tempo libero’ Firenze, Trieste e Gorizia. La 33.ma edizione della classifica del Sole 24 ore vede anche la nuova edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri.
Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari. Monza e Brianza vince nell’inserimento delle donne nel mondo del lavoro: registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (il 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).