Cordoglio per la morte in Mozambico di suor Maria De Coppi

Quattro vittime tra i cristiani di Chipene per l’attacco dell’Isis

Un sacerdote nella missione della parrocchia di Chipene dove suor Maria De Coppi è stata uccisa in un attentato rivendicato dall’Isis

Ha destato grande cordoglio la morte di suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, e di altri tre cristiani, avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 di settembre a seguito di un attacco terroristico alla missione di Chipene, in Mozambico, dove suor Maria svolgeva la sua attività pastorale da 59 anni. L’atto è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico (Isis), che sostiene di aver ucciso la suora perché “impegnata eccessivamente nella diffusione del cristianesimo”.
Nella missione operano anche due sacerdoti fidei donum della diocesi di Concordia-Pordenone, don Lorenzo Barro e don Loris Vignandel, entrambi scampati all’attacco.
Raggiunto dalla tragica notizia dell’uccisione della suora, originaria di Ramera, frazione del comune di Mareno di Piave (Tv), il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, ha espresso tutto il suo personale cordoglio con una nota pubblicata sul settimanale diocesano “L’Azione”: “Nell’affidare l’anima di suor Maria al Signore, penso al dolore di tante persone che la conoscevano e la stimavano; penso al dolore dei familiari, delle consorelle del suo Istituto religioso. Una vita offerta totalmente in dono, fino alla morte, com’è stata quella di suor Maria, potrà certamente essere seme fecondo di vita, di speranza e di amore”.
Anche il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla Famiglia Comboniana “per la scomparsa di un’altra sorella che con semplicità, dedizione e nel silenzio ha offerto la vita per amore del Vangelo”. il cardinale ha poi invitato a pregare per suor Maria perché “il suo sacrificio sia seme di pace e di riconciliazione in una terra che, dopo anni di stabilità, è nuovamente flagellata dalla violenza”.
Di “martire della fede” ha parlato mons. Inacio Saure, Arcivescovo di Nampula, non appena venuto a conoscenza del triste evento.
“Se la rivendicazione è autentica, allora suor Maria è veramente una martire della fede” ha dichiarato a Fides mons. Saure, preoccupato perché la provincia di Nampula sembra essere stata presa di mira dai jihadisti che avevano finora il loro fulcro in quella confinante di Cabo Delgado. Aggiunge di aver “parlato con il vescovo di Nancala (dove si trova la missione di Chipene, ndr.) e mi ha detto che le autorità hanno mandato lì i militari, ma che la popolazione è spaventata”. Le preoccupazioni dei Vescovi mozambicani sono condivise dai loro omologhi di Sudafrica, Botswana, ed Eswatini della Conferenza episcopale dell’Africa del Sud, che nel loro messaggio di condoglianze affermano di essere “preoccupati per l’avanzata dei jihadisti, che potrebbero arrivare a qui a Nampula (capoluogo dell’omonima provincia). Il sacrificio di suor Maria, auspicano, potrebbe contribuire a tenere alta l’attenzione internazionale su quello che accade in quella nazione.