14 giugno 1947. Settantacinque anni fa, veniva conferita la più alta onorificenza militare per il contributo alla Liberazione
Settantacinque anni fa, il 14 giugno 1947, veniva assegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla provincia di Massa Carrara per il contributo dato alla lotta di Liberazione dall’occupazione nazifascista offerto tra il settembre 1943 e l’aprile 1945. La nostra fu in assoluto la prima provincia italiana a ricevere il più importante riconoscimento assegnato per “atti di eroismo militare”. Atti che, in questo caso, si riferiscono alla guerra in armi combattuta dai partigiani, al supporto a vario titolo dei patrioti e al ruolo attivo avuto dalla popolazione. Ma un riconoscimento che volle, fin dai primi mesi seguiti alla fine della guerra, riconoscere i sacrifici compiuti, le stragi subite, il prezzo pagato in termini di vite perdute. Una guerra di Liberazione che in questo territorio si protrasse per un arco di tempo molto più lungo rispetto ad altre aree visto che, come noto, la resa del nemico avvenne tra l’8 aprile (liberazione di Montignoso) e il 27 (liberazione di Pontremoli).
La presenza della Linea Gotica e la strategia di attesa scelta dall’esercito alleato (che fin dal settembre 1944 era schierato in Versilia) fece sì che il fronte venne abbattuto solo nei primi giorni di aprile: il resto della Toscana era libero già da molti mesi e in molte aree dell’Italia settentrionale la gente era in festa da settimane. Chi volesse cercare sul sito internet del Quirinale la data di conferimento e la relativa motivazione non deve tuttavia digitare “Massa Carrara”, bensì “Apuania”. L’assegnazione venne effettuata, infatti, sulla base della denominazione con la quale il fascismo aveva ribattezzato la provincia nel dicembre 1938.
Un provvedimento con il quale il regime aveva anche soppresso i tre enti comunali dell’area di costa (quelli di Carrara, Massa e Montignoso) riunificandoli nel comune unico di Apuania, in applicazione di una precisa direttiva del governo Mussolini per l’accorpamento degli enti locali italiani. E chi, a Roma, si trovasse a visitare le Fosse Ardeatine (dove nel marzo 1944 per rappresaglia vennero fucilate 335 persone), vicino all’ingresso non potrà fare a meno di notare una grande lapide con l’elenco delle province italiane decorate di Medaglia d’Oro al Valor Militare: la prima è proprio la nostra.
La motivazione
Ardente focolare di vivido fuoco, all’inizio dell’oppressione nazifascista sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla resistenza. Vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri; subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò alle natie montagne facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà. In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse; santificò il suo dolore ed il sangue dei suoi Caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria. Settembre 1943 – Aprile 1945.
(p. biss.)