La famiglia fabbrica di speranza e di futuro

E’ tornata la Festa diocesana. Un pomeriggio tutti insieme alla Covetta di Avenza

Finalmente, dopo le chiusure determinate dalla pandemia, giovedì 2 giugno, è stata nuovamente celebrata in Diocesi, nella parrocchia di Maria SS. Mediatrice, a Covetta,  la Festa della Famiglia, il tradizionale appuntamento annuale che vede unite, in un clima di gioia cristiana, le coppie con i loro figli, attorno al vescovo e ai vari organismi diocesani, per riflettere insieme sul presente e sul futuro di questa insostituibile “cellula primaria della società” o, come la chiama il Concilio, “piccola chiesa domestica”. 
La Festa, che si è svolta nel salone della parrocchia, si è inserita, come una tappa, del cammino interdiocesano intrapreso dall’ufficio diocesano di Massa Carrara – Pontremoli insieme a quelli di Pescia, Lucca, Pisa, Volterra e San Miniato in preparazione al X incontro mondiale delle famiglie. 
Presente il vescovo fra’ Mario Vaccari, che, dopo le parole introduttive pronunciate dai direttori Fausto e Stella Vannucci, ha salutato molto calorosamente i presenti assicurando loro che avrebbe “ascoltato” con interesse e attenzione tutto l’incontro. 
Il tema della giornata, “Famiglia Speranza Futuro”, come ricordato da Stella Vannucci, trae spunto da quanto detto da papa Francesco all’incontro mondiale di Philadelphia, quando ha definito la famiglia una “fabbrica di Speranza”. La speranza ha a che fare con il futuro e il futuro senza famiglia non è pensabile.
Ad animare la giornata anche un piccolo coro, con Paola Bazzicalupi alla chitarra che ha arricchito  con la musica e il canto i diversi momenti dell’incontro.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a quanti hanno contribuito alla realizzazione della festa, dagli scout che si sono offerti per l’intrattenimento dei bambini, alle varie associazioni e movimenti, per arrivare fino alla consulta dell’ufficio famiglia e alla Fondazione Marmo.
Per meglio entrare nel clima della festa, è stato proiettato un video che illustra le opere in marmo conservate nella chiesa di Maria Ss. Mediatrice, ed in particolare un imponente bassorilievo esterno che narra la vicenda della famiglia nel piano di Dio, muovendo da alcune scene bibliche, e il significato simbolico dell’altare, dell’ambone e della sede, presenti all’interno della chiesa. È stato Padre Enrico Di Vita (mdm) a spiegare i risvolti simbolici e i significati delle due opere. Lo stesso sacerdote ha poi tenuto una intensa riflessione sulla pericope del Vangelo di Luca, proclamato dal diacono Renzo Valori, che racconta la scena del ritrovamento di Gesù tra i dottori del Tempio di Gerusalemme. “Questa narrazione – ha detto – è una icona del rapporto educativo che dovrebbe sussistere tra genitori e figli”.
Momento centrale della festa sono state le testimonianze di quattro coppie che hanno raccontato, come concretamente si svolge la vita di una famiglia che si lascia guidare da Dio e che cerca prima di tutto di seguire la sua volontà. 
Silvia e Davide, del cammino neocatecumenale, hanno descritto la loro giornata divisa tra il lavoro l’educazione di ben otto figli.  Hanno richiamato l’attenzione sul valore di “dare l’esempio” e di pregare insieme.
Maria Adele e Dino, che fanno parte dell’equipe Notre Dame, hanno invece messo a fuoco il tema dell’adozione come segno di un amore davvero disinteressato e per questo ancora più fecondo. 
Adriana ed Alessandro, del movimento dei focolarini, hanno presentato i problemi di una famiglia comune alle prese con le difficoltà di ogni giorno e alla ricerca sempre della volontà di Dio che si incarna nella quotidianità. 
Infine Paola, del gruppo del Rinnovamento nello Spirito, ha testimoniato come la fede in Dio e l’amore per la Madre di Dio, possono diventare la guida sicure nei momenti più bui della vita, anche quando tutto sempre finire. 
Con la recita dei vespri, presieduti dallo stesso mons. Vaccari, si è concluso un pomeriggio davvero partecipato e intenso che oltre ad offrire spunti di riflessione ha permesso di “toccare con mano” quanto il Signore sa presente nella vita dell’uomo, quanti doni abbia riservato “a coloro che lo cercano con cuore sincero”. L’incontro è stato trasmesso in diretta streaming sul canale della Diocesi.                    
Ren. Bru.

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