
In piazza della Repubblica, presenti le associazioni e le confraternite del territorio

Si è svolto, lunedì sera 13 giugno, il secondo degli atti ufficiali (primo in ambito civile) che hanno segnato l’inizio dei festeggiamenti per la celebrazione dei 400 anni trascorsi dalla pronuncia del voto alla Madonna del Popolo. Era, infatti, il 13 giugno 1622, quando la comunità civica di Pontremoli, riunita in consiglio, si rivolse alla Vergine Santa per ottenere la grazia della liberazione dalla peste che stava mietendo un gran numero di vittime su tutto il territorio. Il Consiglio comunale di lunedì sera, convocato in seduta straordinaria, ha voluto essere un segno di fedeltà a quell’impegno che è stato mantenuto vivo e più volte rinnovato nel corso di questi quattro secoli di storia.

Un corteo – al quale hanno partecipato rappresentanze di parrocchie, confraternite e associazioni provenienti dalla città e dalle frazioni (comprese alcune dei comuni di Zeri e di Filattiera, all’epoca del voto parte della Comunità pontremolese) – ha preso il via da piazza S. Francesco per raggiungere, percorrendo il ponte stemma del Casotto, piazza della Repubblica, dove era allestito il tavolo attorno al quale erano seduti la giunta e i consiglieri comunali. Introdotta dall’Inno di Mameli eseguito dalla Musica cittadina, diretta dal maestro Riccardo Madoni, è quindi iniziata la seduta, aperta dal presidente del Consiglio comunale, Michele Lecchini. Il sindaco, Jacopo Maria Ferri, ha ricordato le motivazioni all’origine di questa cerimonia, presentata come gesto identitario di memoria e di attualità, destinato a diventare storia allo stesso modo di altri che lo hanno preceduto. Ha quindi ringraziato tutti i presenti per il senso di appartenenza alla comunità dimostrato da una partecipazione così numerosa.

Paolo Lapi ha, quindi, sottolineato i passaggi più significativi della storia del voto, ripresi dai documenti custoditi nell’Archivio di Stato e, fino ad ottobre, in mostra nella sala dei sindaci (aperta tutte le mattine, tranne la domenica). A nome della minoranza, la capo gruppo Elisabetta Sordi ha dichiarato la sua adesione all’atto proposto dall’Amministrazione, sottolineandone la valenza civica e auspicando che, nel rispetto dei ruoli, società civile e comunità cristiana possano continuare a collaborare per il bene comune. Il presidente del Consiglio ha quindi chiesto l’espressione del voto sulla proposta di delibera, rilevando l’unanimità dei consensi. Prima del termine della seduta, mons. Antonio Costantino Pietrocola ha dato lettura di un messaggio di saluto inviato dal vescovo, mons. Mario Vaccari, impossibilitato a presenziare perché impegnato in una riunione dei vescovi toscani. La serata si è conclusa con l’esecuzione della marcia “Pontremoli” eseguita dalla Musica cittadina. a.r.