OttoxMille: una firma per unire

Che cosa possiamo fare perché si fermi la decrescita della scelta a favore della Chiesa Cattolica e torni a salire il numero di coloro che firmano per destinare l’8xMille a favore delle opere di carità, per la costruzione delle chiese, per le missioni e per il clero? Un progetto della Cei che coinvolge le parrocchie

La pandemia in atto ha diffuso paura e pessimismo. Le statistiche rilevano che il 58,5% della popolazione ha subito un forte stress psicofisico e il 58,8% ha vissuto una forma di depressione più o meno grave. Il futuro dei giovani, che sono stati quelli maggiormente provati, appare sempre più difficile. Si valuta che il 36% dovrà purtroppo sperimentare, tra l’altro, una maggiore precarietà lavorativa.
Preoccupa anche il forte calo delle nascite, valutato intorno al 30% ed una diminuzione del 6% delle unioni matrimoniali. Inoltre, un dato inquietante e in incremento, è quello delle circa 2 milioni di famiglie che vivono in uno stato di povertà assoluta. Non possiamo poi trascurare che sempre più migranti e profughi bussano alle nostre porte chiedendo il nostro sostegno e accoglienza.
Il progetto presentato dalla CEI, che illustriamo, si propone di trovare maggiori risorse da destinare al sostentamento del Clero, ma di conseguenza ed in modo più consistente ed incisivo, anche alle opere di carità. Siamo tutti chiamati a fare attività di sensibilizzazione, perché molte più persone aderiscano alla campagna per la raccolta delle erogazioni liberali e alla scelta di destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica.
Analizzando i dati statistici che direttamente ci riguardano, il numero di soggetti che scelgono di apporre la firma sulla propria denuncia dei redditi, a favore della Chiesa Cattolica per effettuare la scelta dell’8 xmille, registra una costante decrescita, stabilizzata nel 2020 al 71,7%(nel 2006, massimo incremento, la scelta effettuata era pari al 89,8%). Dal 2019 al 2020 si è perduto l’8,4%.

Dino Eschini, incaricato Diocesano per il Sovvenire

Si precisa che le firme non effettuate a favore della Chiesa Cattolica sono state quasi tutte destinate a beneficio dello Stato Italiano. Le statistiche dimostrano infatti che le persone ripongono la loro fiducia maggiormente nelle istituzioni pubbliche: protezione civile, governo, forze dell’ordine, meno sul Papa 12%. E sulla Chiesa soltanto il 6,1%. Dobbiamo pertanto recuperare il terreno perso. Dal 2021 al 2024 si stima una perdita di 280 milioni per la chiesa Cattolica. Per il mantenimento del Clero (anno 2020) occorrono 530 milioni e dalle offerte liberali (Sovvenire) se ne ricavano soltanto 8.718 (raccolte nel 2020), quasi tutto il resto viene attinto dall’ 8xmille.
Ma sappiamo che l’8xmille serve anche per le opere di carità, la costruzione delle chiese, le missioni, etc. Cosa possiamo fare per recuperare le necessarie somme occorrenti per il sostentamento dei nostri sacerdoti ed essere più solleciti e presenti a sostegno delle opere di carità a favore degli ultimi? Circa 10 mln di italiani non sono obbligati alla presentazione della denuncia dei redditi perché titolari di un unico reddito da pensione o da lavoro dipendente, ma potrebbero presentare la loro certificazione unica, rilasciata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, soltanto per effettuare la scelta dell’8xmille e contemporaneamente del 5xmille, operazione che nulla costa a chi la effettua.
Dobbiamo tutti in prima persona sentirci coinvolti e sollecitare con ogni mezzo ritenuto opportuno, i nostri parrocchiani, amici e conoscenti perché provvedano a consegnare il loro certificato unico, con la firma della scelta 8xmille a favore della chiesa Cattolica e magari, con un’unica delega, anche quella del 5xmille da devolvere per la Caritas, oppure ad associazioni di volontariato cattolico, ONLUS varie (pietre Sacre…) ecc. Pensiamo che soltanto l’1% dei contribuenti titolari del CU (Certificato Unico) presenta ad un C.A.F. o direttamente alle Poste la propria certificazione. Consideriamoci tutti impegnati per la raccolta dei CU che si effettua ogni anno dal 1° maggio al 31 Luglio.
Altra raccolta importantissima, da non sottovalutare e assolutamente da promuovere è quella relativa alle offerte liberali. Precisiamo che le offerte liberali (detraibili dalle tasse a debito), possono essere effettuate a mezzo banca, con bonifico, o alle poste con bollettino di c.c. durante tutto l’anno. Dino Eschini incaricato diocesano promozione sostegno economico.

Il progetto in Diocesi: trenta parrocchie che si impegnino nella raccolta

La CEI ha promosso una importante iniziativa a sostegno della raccolta delle firme 8 e 5xmille mediante il progetto “Una firma per unire” che coinvolgerà circa 30 parrocchie della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli chiamate ad impegnarsi per la raccolta delle deleghe, allegate ai modelli CU, necessarie per poter effettuare la scelta dell’8x mille e 5xmille. L’adesione deve essere formalizzata possibilmente entro il 15 marzo.
I parroci delle parrocchie coinvolte riceveranno dal Vescovo mons. Gianni Ambrosio una lettera per sollecitare l’adesione al progetto. La CEI provvederà come ogni anno ad inviare a tutti i parroci modelli di deleghe necessarie per effettuare la scelta, qualora gli interessati avessero problemi a procurarsi il CU. Ogni parroco individuerà uno o più incaricati allo scopo di sensibilizzare le persone a rilasciare direttamente in parrocchia o a presentare ad un CAF o alle Poste il proprio CU.
A tutti è richiesta una forte collaborazione: parroco, gruppi parrocchiali, movimenti, associazioni, volontari della parrocchia, IDSC e gli altri uffici della curia. L’incaricato diocesano, con l’Istituto Diocesano Sostentamento del Clero sono a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione, a loro sarà possibile consegnare i CU raccolti. L’incaricato inoltre è disponibile ad incontrare personalmente, nelle loro sedi, i parroci, i responsabili dei vari organismi parrocchiali, associazioni e movimenti, per una fattiva collaborazione. Informazioni più dettagliate sul progetto si possono attingere anche visitando il sito: www.unitineldono.it