Presentata la pubblicazione promossa dall’Associazione Kuaikò e curata da Sergio Longhi
È dedicato alle chiese e agli oratori del comune l’Almanacco di Filattiera 2022. Un volume che è stato presentato sabato scorso presso il centro didattico della pieve di Sorano, “un momento di condivisione e memoria importante. In questa fase storica così difficile, è fondamentale ritrovare le proprie radici e per questo ringrazio l’associazione Kuaikò per l’impegno messo in campo nel realizzare anche quest’anno questo prezioso volume”, ha sottolineato nella sua introduzione il sindaco di Filattiera Annalisa Folloni. La presidente dell’associazione Kuaikò, Lorella Vannoni, ha sottolineato come la presentazione, nonostante le tante emergenze a livello internazionale “sia un simbolo, un messaggio di pace e di condivisione nel nome delle nostre origini che vogliamo mantenere vivo nel corso degli anni”.
Come detto l’Almanacco è dedicato al patrimonio religioso del comune di Filattiera. Chiese, santuari o oratori di campagna che rappresentano un segno evidente della devozione popolare, realizzate nel corso dei secoli. I vari siti sono illustrati con vario materiale fotografico e corredati con alcune informazioni storiche dei vari edifici. Il tutto opera di Sergio Longhi: fotografo appassionato, che in questo lavoro ha unito la sua passione per le immagini con quella del ricercatore, con un’attenta analisi dei documenti rintracciati presso la Curia di Pontremoli, grazie alla cortese disponibilità di don Gino Farfarana che ha acconsentito di aprire a Longhi gli spazi dell’Archivio Vescovile.
Si incomincia quindi un viaggio visivo e culturale nel patrimonio religioso del comune, partendo dalla chiesa parrocchiale di Filattiera, dedicata a Santa Maria (che Longhi è riuscito a rendere in figura intera con un montaggio fotografico, visto che la facciata dell’edificio è all’interno di una via e quindi non permette vedute panoramiche), passando poi per gli edifici sacri nelle varie frazioni: come ad esempio l’oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena (l’unico edifico sacro dedicato alla Santa in tutta la Provincia) a Scorcetoli, costruzione recente (del 1954) ma che nasconde una storia molto antica visto che l’edificio esistente è sorto in sostituzione di altre due cappelle andate distrutte nel corso dei secoli.
O la piccola chiesetta di Pizzomogano, intitolata alla SS. Annunziata, raggiungibile solo a piedi, immersa in un fitto bosco, e santuario meta di pellegrini. O ancora la chiesa di San Martino a Cavallana, le cui origini sono molte antiche con i primi documenti che ne ricordano l’esistenza del 1144.
Ma ogni frazione ha la sua chiesa, il suo oratorio, che viene raccontato e presentato visivamente nell’Almanacco. Per quanto concerne le foto presenti nella pubblicazione, alcune sono state scattate di recente, altre sono fotografie datate, reperite in archivi privati che testimoniano le mutazioni avvenute in questi edifici sacri nel corso degli anni, come ad esempio le immagini della Pieve di Sorano prima degli importanti lavori di riqualificazione del 2000 o l’immagine del vecchio oratorio di Scorcetoli, abbandonato nel 1937 e crollato poco dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La raccolta privilegia l’aspetto architettonico e paesaggistico ma vuole anche, come ricordato da Longhi “favorire la riflessione, per ricordare come la Chiesa sia sempre stata e sia ancora oggi l’edificio che scandisce momenti importanti della nostra comunità”. Un concetto condiviso dal parroco don Antonio Costantino Pietrocola che ha anche realizzato uno scritto introduttivo presente nell’Almanacco “le nostre chiese sono testimoni silenziose ma eloquenti, di una storia intima e segreta, ma contemporaneamente pubblica e solenne. Nelle nostre chiese abbiamo trovato la pace del cuore e una preziosa sorgente di vera speranza che, se vogliamo, è valida ed attuale ancora oggi”. (r.s.)