Amici di San Caprasio: una  associazione davvero in salute

Aulla. Si è riunita l’assemblea alla quale sono state annunciate tante novità in vista anche per il 2022

Uno scorcio dei partecipanti all’assemblea degli Amici di San Caprasio di sabato 26 febbraio

Un’associazione davvero in salute quella degli Amici di San Caprasio, con i suoi ben oltre cento soci, che sabato scorso, ad Aulla, ha tenuto la propria assemblea annuale nella quale, oltre alle consuete formalità di inizio anno, c’è stato il rinnovo delle cariche sociali e l’illustrazione delle attività svolte e di quelle in programma.
Dopo il saluto della presidente uscente, Lorella Giuli, e del sindaco, Roberto Valettini, di fronte alla folta platea accolta nel nuovo polifunzionale adiacente all’abbazia, è stato Riccardo Boggi a svelare i dettagli di un bilancio societario che si basa quasi esclusivamente sulle entrate dei soci e sui proventi del 5 per mille. Fonti che hanno garantito anche nel 2021 un investimento importante, di oltre 10mila euro, destinati ad una miriade di attività che impegnano per tutto l’anno i volontari dell’Associazione e coinvolgono centinaia di persone che accorrono negli spazi della parrocchia di San Caprasio ogni volta che viene proposto un appuntamento culturale o ricreativo.
Tutti approvati all’unanimità i punti previsti dall’ordine del giorno e mentre si svolgevano le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, l’attesa dei presenti era tutta per l’approfondimento su alcune delle tante attività svolte nell’anno passato e per quelle in programma nel 2022, nel solco di più di venti anni di studi, ricerche e scavi. Intanto i numeri dei pellegrini in transito lungo la Via Francigena che hanno sostato in San Caprasio: in 942, di una ventina di nazioni diverse, hanno qui dimorato. Altri 600 circa sono stati quelli che pur non pernottandovi sono entrati nel complesso abbaziale visitando il museo; come ha spiegato Boggi, si tratta per lo più di persone che si muovono in bicicletta e che quindi “saltano” la tappa di Aulla percorrendo in un unico spostamento il tragitto tra Pontremoli e Sarzana.
Altri numeri quelli relativi a quanti hanno partecipato alle iniziative promosse dall’associazione: 190 persone sono intervenute alle tre Notti dell’Archeologia e altre 270 sono accorse all’invito per serate di performance teatrali o musicali. E poi il convegno organizzato in occasione del decennale della morte del prof. Tiziano Mannoni al quale sono intervenuti quaranta studiosi e in occasione del quale è stata intitolata al grande studioso la Sala Capitolare.
Per non parlare della nuova aiuola delle piante aromatiche realizzata in quella che era l’area dell’antico chiostro e, naturalmente, dello scavo archeologico gestito e finanziato dalla Soprintendenza e che ha portato alla scoperta di decine e decine di sepolture nella zona retrostante l’abside della chiesa che conserva le reliquie di San Caprasio.

Lorella Giuli confermata presidente

Durante l’Assemblea degli “Amici di San Caprasio” si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo e l’elezione del presidente. Alla guida dell’associazione per il prossimo triennio è stata confermata Lorella Giuli, che sarà affiancata dagli 8 altri componeni del Direttivo: Riccardo Boggi, Paolo Coppelli, don Lucio Filippi, Enrico Gavarini, Silvia Mugnaini, Barbara Sisti, Roberto Pasquali e Antonio Pagani.

Che cosa ci si deve attendere, dunque, nell’anno appena iniziato? Certamente saranno riproposte ancora una volta le Notti dell’Archeologia nonché gli appuntamenti di teatro e di musica. Inoltre è già in corso la delicata catalogazione degli ori della Madonna Addolorata conservati nel caveau di una banca, un patrimonio del quale esiste soltanto un inventario redatto nel 1843. Così come sarà valorizzato il patrimonio delle pianete antiche e saranno restaurati alcuni pezzi di arredi ecclesiastici donati alla parrocchia. Uno degli interventi scientifici più importanti saranno gli studi antropologici sui molti resti umani venuti alla luce in una trentina di tombe risalenti al periodo tra XI-XIII secolo nel corso dello scavo compiuto nell’estate scorsa. Nel riassunto delle novità emerse nel corso del 2021 spiccano il nuovo monetiere che raccoglie i pezzi trovati durante le diverse campagne di scavo e l’esame della lastra che mille anni fa fungeva da mensa d’altare e nel restro della quale sono state trovate scritte ancora tutte da interpretare.

(Paolo Bissoli)