Un anticipo di ‘bizze di marzo’ nel mite febbraio

La perturbazione di metà del mese di febbraio, ‘trattata’ in cronaca la scorsa settimana, è stata seguita da un relativo miglioramento: relativo nel senso che, dopo la cessazione di pioggia e neve, il cielo è riuscito a schiarire solo mercoledì 16 rimanendo quasi sempre coperto nei giorni successivi. Un po’ di sole si è rivisto solo domenica 20 febbraio e, inframmezzato da fenomeni di instabilità, lunedì 21. Prima di approdare al sereno limpidissimo di martedì 22, ecco i ‘versi’ che ha fatto il tempo. Premesso che si sta assistendo ad un anticipo notevole della stagione viste le condizioni atmosferiche più marzoline che tipiche di febbraio, va rilevata la rapida fusione della neve che era caduta fra il 14 e il 15.
La consistente coltre bianca che ammantava i rilievi, contemplata durante gli ampi rasserenamenti del 16 mattina, è stata subito messa a dura prova dall’aria umida affluita nella seconda parte della giornata, di cui facevano fede la ripresa graduale degli addensamenti nuvolosi e il cielo coperto a sera.
L’umido grigiore e l’aria mite del 17 e del 18, in montagna più che nelle valli, risultate più fredde, accentuavano lo “scempio” del candido manto caduto appena tre giorni prima. Pioviggine e foschia densa, dalla sera del 18, si sono imposti poi per tutto il sabato 19 e la notte di domenica 20. Qualche schiarita al primo mattino di domenica ha creato le condizioni per la formazione di banchi di nebbia, ma poi per qualche ora si è finalmente goduto un intermezzo soleggiato.
Un tratto di pioggerella si è ripresentato prima dell’alba di lunedì 21, mentre le aperture della mattinata non hanno illuso più di tanto poiché l’atteso transito del fronte freddo, previsto nelle ore pomeridiane, ha recato con sé manifestazioni temporalesche, diffusamente accompagnate da grandine. Il barometro, infatti, ha denunciato la caduta della pressione fino all’ultimo, interrottasi solo quando i minacciosi cumulonembi – che si erano parati all’orizzonte NW intorno alle ore 14 – hanno preso a scaricare aria fredda a suon di pioggia, grandine e raffiche di vento, girato da Sud a Nord. Una breve ‘sferzata’, localmente più intensa per i rovesci di grandine che hanno imbiancato tetti, strade e campi, come ad esempio a Mocrone di Villafranca. Tra le 14,15 e le 15,30, a suon di tuoni e fulmini, il temporale ha attraversato la Lunigiana da NW a SE per poi portarsi anche sulla fascia costiera.
Le precipitazioni, di breve durata, non hanno accumulato quantità rilevanti (5-10 mm). Forti raffiche di vento intorno NW e N, legate al temporale, seguite da una fase tranquilla prima del destarsi, verso sera, del vento sinottico da NW: più che di tramontana, una corrente di maestrale che ha portato aria molto più secca e un totale rasserenamento, condizioni rimaste anche martedì 22 febbraio.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni