In Duomo a Pontremoli la prima S. Messa solenne di p. Elia Guerra
P. Elia Guerra fra il vescovo di Genova mons. Tasca e il parroco di Licciana don Tommaso Forni il giorno della ordinazione sacerdotale avvenuta a Cornigliano l’8 gennaio.

Domenica scorsa, 16 gennaio, p. Elia Guerra della Divina Misericordia ha celebrato la sua prima S. Messa solenne nel Duomo di Pontremoli, quella stessa chiesa dove il 3 luglio dello scorso anno era stato ordinato diacono nel corso del sacro rito presieduto da mons. Alberto Silvani, Vescovo di Volterra. Elia Guerra, appartenente ai Padri Scolopi, è nato a Licciana nel 1990; dopo la laurea in chimica a Pisa, ha svolto il noviziato a Frascati, compiuto gli studi filosofici a Roma e quelli teologici a Madrid.
Ora svolge il suo ministero a Genova, insegnando Scienze e Religione alle Medie e alle Superiori nell’Istituto di Cornigliano intitolato a San Giuseppe Calasanzio, fondatore dell’ordine.
Sabato 8 gennaio è stato consacrato sacerdote proprio nella chiesa dei santi Andrea e Ambrogio a Cornigliano con l’imposizione delle mani da parte dell’arcivescovo metropolita di Genova, mons. Marco Tasca. Il giorno successivo ha celebrato la S. Messa a Ovada ma, come detto, domenica scorsa è voluto tornare nel Duomo di Pontremoli per celebrare la sua prima S. Messa solenne, alla presenza dei familiari e degli amici arrivati da Monti di Licciana e che si sono aggiunti alla platea dei fedeli della Messa domenicale.
“Pontremoli mi è molto cara – ci dice p. Elia raggiunto telefonicamente in una pausa dell’insegnamento – soprattutto per la presenza che qui ci fu del card. Alfonso Maria Mistrangelo, scolopio che fu padre generale dell’ordine, vescovo della diocesi di Pontremoli prima e arcivescovo di Firenze poi”.
Quanto alla celebrazione della prima S. Messa solenne proprio in quella che fu la Cattedrale di mons. Mistrangelo, p. Elia non nasconde l’emozione: “sono stato davvero molto contento e per questo ringrazio il Signore. Mi ha fatto piacere poter essere in quel luogo e avere l’affetto dei miei genitori e degli amici che non avevano potuto partecipare alla cerimonia dell’ordinazione sacerdotale a Genova”.