Il 26° Rapporto Annuale Comieco sulla raccolta differenziata di carta e cartone
Nel 2020 in Italia sono stati differenziati quasi 3,5 milioni di tonnellate di “materiale cellulosico”: lo evidenzia il 26° Rapporto Comieco sulla raccolta differenziata di carta e cartone nel nostro Paese. Rapporto dal quale si evince come, nonostante il calo della produzione di rifiuti e pur con differenze marcate da territorio a territorio, resta complessivamente quasi invariata la raccolta differenziata di questo particolare tipo di “rifiuto” (solo -0,6% rispetto al 2019).
Ma come sta la Toscana nel quadro nazionale? Nella nostra regione nel 2020 il calo nella raccolta di carta e cartone è stato del 4,6% rispetto all’anno precedente a causa soprattutto delle restrizioni dovute alla pandemia (assenza di turisti, chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione) ma anche – si legge nel Rapporto – per nuove abitudini di vita e consumo.
Nel periodo marzo-maggio 2020, quello più duro a causa del lockdown, la raccolta del cartone – particolarmente rilevante in termini assoluti – si è ridotta del 50%. Nel complesso, in Toscana, Comieco (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) ha gestito 195.134 tonnellate di carta e cartone trasferendo ai Comuni in convenzione oltre 12,4 milioni di euro in corrispettivi economici.
Ma anche in Toscana le differenze tra le dieci province sono molto marcate; come si può vedere nel dettaglio della tabella qui a fianco se è vero che 7 su 10 hanno avuto un calo di raccolta (le eccezioni sono Lucca, Grosseto e Pisa che sono in crescita) quella che fa registrare il dato più negativo se si tiene conto del calo e del dato della raccolta procapite è proprio la provincia di Massa Carrara.
Alle falde delle Apuane e in Lunigiana la diminuzione della raccolta di carta e cartone è stata del 12,50% (peggio ha fatto solo Prato che però ha dati che la vedono primeggiare in Toscana). Nella nostra provincia la raccolta ammonta a soli 46,8 kg per abitante (la media regionale è 77.4!), ad anni luce di distanza proprio da Prato (141,8) e lontana anche da Livorno (56,8) che la precede sul fondo della classifica.
Grazie all’impegno delle aziende e dei cittadini e a sistemi di raccolta efficienti, le province virtuose della Toscana hanno fatto sì che la nostra regione resti comunque al secondo posto in Italia dietro soltanto al Trentino Alto Adige. Noi, però, in Toscana siamo buoni ultimi; eppure si tratta di una raccolta semplice da effettuare che con più impegno da parte di Comuni e gestori e sensibilità dei cittadini potrebbe migliorare molto sia in qualità che in quantità. (p. biss.)
Continua l’abbandono di rifiuti nel territorio
L’immagine qui a fianco mostra Montelungo inferiore, lungo la strada statale della Cisa: la foto, scattata domenica 1° agosto, mostra il cumulo di rifiuti proprio sotto il cartello di divieto di scarico posto dal Comune di Pontremoli. Situazioni simili si registrano in altri paesi della Lunigiana e nel Pontremolese in particolare.
Quello dell’abbandono incontrollato dei rifiuti è un fenomeno preoccupante che può trasformarsi in grave danno per tutti: ambientale, ma anche paesistico e di pessimo biglietto da visita. Dunque controproducente anche per il turismo. E in estate l’abbandono dei rifiuti nei paesi e lungo le strade tra i nuclei abitati aumenta, anche per il fenomeno dello “svuotamento cantine”. Eppure basterebbe una telefonata al gestore per prenotare il ritiro…