Partiti i lavori per il nuovo Centro Caritas di Carrara

Un’opera a favore dei più deboli e bisognosi resa possibile dai contributi all’Otto per Mille

Sono iniziati i lavori per il nuovo Centro Caritas del vicariato di Carrara. Grazie infatti al contributo economico derivante dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, nascerà una struttura che in parte raccoglie i servizi che venivano già offerti sul territorio ai più bisognosi e ai più deboli. Adesso nei locali della parrocchia di san Ceccardo, si stanno concretizzando tutta una serie di interventi per adattare e rimodulare le strutture esistenti ad accogliere il nuovo Centro Vicariale di Caritas che comprenderà il Centro di Ascolto, il Centro di Aiuto alla Vita e l’Armadio con il vestiario. Già nel 2017 era nata per il vicariato di Massa una struttura che raccogliesse alcuni servizi alle persone, la cosiddetta “Chiesina san Pio X”. Ultimamente sono stati presentati i progetti per creare un Centro Caritas vicariale ad Aulla, adesso anche a Carrara sta nascendo una esperienza simile dove coordinare e potenziare la pastorale della carità, che verrà portata avanti da operatori e volontari. Ma una novità importante sarà che alcuni locali verranno adibiti ad ambulatorio medico, una possibilità in più per essere vicini anche a chi ha bisogno di assistenza sanitaria.
 

Dare una speranza perché dietro ai numeri
ci sono volti, pezzi di vita, storie di riscatto
e di rinascita

 
Un intervento che in termini economici sarà supportato in parte dai proventi di un lascito, e in parte, circa 150.000 euro, derivanti dai fondi dell’8xmille. Se da una parte è importante avere un punto di riferimento per la distribuzione di generi alimentari e del vestiario, è significativo avere anche dei luoghi dove realizzare l’incontro e l’ascolto di coloro che sono in difficoltà, perché solo attraverso questa dinamica si permette alle persone di indirizzarsi verso un cambiamento di vita e delle condizioni socio-economiche, come per esempio la ricerca di un lavoro.
Dall’inizio della pandemia da Covid-19 i contributi economici del fondo dell’8xmille alla Chiesa cattolica sono diventati ancora più importanti per le comunità parrocchiali. Basti pensare al contributo straordinario che nel marzo 2020 è stato distribuito alle parrocchie, non solo per l’acquisto di prodotti per la sanificazione e di mascherine di protezione, ma anche per il pagamento delle utenze e altri adempimenti. A livello nazionale, infatti, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana deliberò lo stanziamento di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’8x mille.
“Dietro ai numeri – ha dichiarato recentemente mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI c’è sempre molto di più”. Ci sono volti, pezzi di vita, storie di riscatto e di rinascita. Sono migliaia infatti gli interventi realizzati sul territorio italiano e nei Paesi del Terzo mondo, secondo i tre ambiti di destinazione: culto e pastorale, carità, sostentamento del clero. “È anche grazie all’utilizzo delle energie dell’8xmille che, in questo tempo di pandemia – aggiunge il segretario generale della CEI – è stato possibile destinare ingenti risorse aggiuntive per le azioni di prossimità a beneficio della popolazione, delle famiglie, di enti e associazioni”. (df)
 

Anche la chiesa di Gavedo restaurata
con il contributo dei fondi dell’8xmille

 
Groppoli di Mulazzo: la bella chiesa parrocchiale dei Santi Lorenzo e Donnino a Gavedo recuperata con il contributo dell’8xmille

Nella diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, in molti casi i contributi erogati dall’8xmille negli ultimi anni sono andati ancora a colmare le conseguenze dei terremoti del decennio scorso, soprattutto quello del 2013.
Danni che spesso hanno continuato a pesare a lungo sulla vita delle parrocchie, impedendo di fatto la vita liturgica e pastorale delle comunità che hanno dovuto ricorrere all’organizzazione di spazi alternativi e, non di rado, non esenti da qualche precarietà. All’indomani del sisma una stima provvisoria dei danni arrecati dal terremoto agli edifici di culto era stata calcolata in quasi 7 milioni di euro, necessità davvero ingente che nel corso del tempo era stata in parte ridimensionata grazie alla realizzazione di una serie di interventi.
Tra le chiese riaperte al pubblico lo scorso anno c’è quella di Gavedo a Groppoli, nel territorio comunale di Mulazzo, alla quale sono stati assegnati in due annualità un totale di contributi per circa 155.000 euro derivanti dal fondo per l’8xmille con destinazione gli edifici di culto e i beni culturali.
La parrocchiale dei Santi Lorenzo e Donnino, dalle belle linee barocche, venne ultimata nel 1736 su progetto del famoso architetto Matteo Vinzoni incaricato dalla famiglia Brignole Sale. Il recente restauro ha regalato nuova luce alla facciata che contrasta con l’austera forma del campanile eretto nell’attuale posizione nel secondo dopoguerra dopo la demolizione di quello precedente che sorgeva dietro la chiesa.