Mentre si annuncia la fine all’obbligo di mascherina all’aperto da lunedì 28 giugno, quando tutte le regioni saranno in zona bianca e mentre il Piano presentato in Europa dall’Italia per ottenere i 191 miliardi di finanziamenti del Recovery Fund è stato promosso (così è in arrivo il 13% di prefinanziamento, circa 25 miliardi), il commissario dell’Unione Europea per il Lavoro, Nicolas Schmit, guarda ai cittadini e lancia un appello. “Il Recovery si deve tradurre in garanzie per i cittadini affinché abbiano un lavoro, un salario dignitoso, per assicurare a loro e ai figli un futuro” ha detto Schmit all’Agenzia SIR aggiungendo che il Recovery “certamente vuol dire far ripartire l’economia, ma anche l’economia dei cittadini”.
Per il commissario lussemburghese restano ancora troppo profonde le diseguaglianze salariali e occupazionali tra giovani e più anziani, tra donne e uomini. “Non dovrebbe più esistere una differenza di retribuzione tra uomini e donne, ma è ancora evidente in tutta Europa” sostiene Schmit. “E ancora troppi giovani vivono nella precarietà”.
Secondo Eurostat, nel 2020 il tasso di occupazione in Europa per gli uomini è del 78,1%, mentre per le donne del 66,8%. Resta quindi ancora un gap di genere dell’11,3 %. L’Italia è penultima con il 62,6%, appena dopo la Grecia con il 61,1%. Secondo Schmit, l’Italia è tra i Paesi con “un tasso basso di occupazione femminile, in particolare soffre di un gap di genere in termini di retribuzioni”. Diventa sempre più urgente “fornire un maggiore supporto alle donne per l’accesso al lavoro. Non ci sono abbastanza giovani donne che posseggono una formazione digitale”, spiega Schmit. Ma mancano ancora, in molti Paesi Ue, adeguati servizi per l’assistenza ai bambini.
“Servizi che – aggiunge – vogliono dire equità tra famiglie povere e abbienti”. Inoltre occorre “adeguare i sistemi di istruzione ai cambiamenti nel mercato del lavoro”, incentivando soprattutto apprendistati per i giovani per nuove competenze.
“Quando si è giovani si deve avere il diritto di costruire la propria vita, una famiglia, ma se si ha un lavoro precario certo non lo si riesce a fare”, afferma il commissario. I piani devono, dunque, “investire soprattutto nella formazione digitale, in lavori sostenibili e attività green” per una ricostruzione economica e industriale in grado di creare “un dinamismo economico e sociale, soprattutto nelle regioni più svantaggiate”.
Uno strumento chiave a sostegno dei territori in difficoltà, secondo il commissario, “è la fiscalità di vantaggio”, da applicare ad esempio nel Sud Italia. Iniziativa che la Commissione Ue sostiene pienamente per la ripresa.