
Tante prenotazioni in vista dell’estate, soprattutto nelle zone di mare

La pandemia Covid 19, tuttora in atto, ha blindato, per la seconda volta, la Pasqua impedendo le agognate vacanze, quelle che, per prime, davano stura al turismo. Abbiamo sperato, insieme agli operatori turistici, ai ristoratori, albergatori ed affini, in una ripartenza che purtroppo è rimasta chiusa, a doppia mandata, nel cassetto dei sogni. Difficile fare previsioni anche perché, diciamolo apertamente, i telegiornali e i talk show vari sembrano bollettini di guerra: morti, contagiati, vaccini sì, no. Un bombardamento continuo che effettivamente ci fa sfociare nella pericolosa crisi di identità. Dobbiamo essere convinti che la fonte primaria di ogni ripartenza è l’Italia stessa con le sue ricchezze interne. Le bellezze naturali, puro “artigianato” del Padre eterno, le città d’arte, la cultura, l’enogastronomia, la moda e l’elenco della creatività italiana potrebbe continuare a lungo. La Toscana ha sofferto più delle altre regioni le conseguenze e gli strascichi negativi causati dal coronavirus. Questo perché la sua economia dipende molto dalle esportazioni e dal turismo.23
Fortunatamente non mancano i segnali di ripresa che chiamano in causa grandi e medi imprenditori per riprogettare filiere produttive e distributive. Occorrono quindi gli sforzi di tutti, lungi dalla negligenza e dalle distrazioni. In un passaggio epocale così anomalo ovvio che il governo dovrebbe fornire indicazioni ragionevoli e chiare. Per tornare alla Toscana l’export accende lucine nel tunnel alimentando la speranza. Se anche l’Europa, come la Cina e gli Stati Uniti, riuscisse a scrollarsi di dosso la gabbia del virus con le vaccinazioni, allora le imprese toscane riprenderebbero a girare con ritmi sostenuti. Nel 2020 il turismo è crollato di circa il 60% causa pure restrizioni assolute dei voli tanto che gli scali di Firenze e di Pisa hanno registrato due milioni di passeggeri in meno dell’anno prima (-80%). Cifre importanti che vanno recuperate nel futuro prossimo. In tutti c’è tanta voglia di riprendere relazioni amicali e sociali, di muoversi, di cambiare aria, di contatto con l’esterno per superare la solitudine e l’incertezza del mondo per cui le vacanze rappresentano, per coloro che possono permettersele, veramente una parentesi che rigenera fisico e mente. Tutto ciò è dimostrato dal boom di prenotazioni che “piovono” sul litorale toscano (dalla Versilia alla Maremma). E non importa se il turismo, come lo scorso anno, è timbrato “made in Italy” anzi giusto e nobile che noi italiani impariamo a riscoprire e ad apprezzare le infinite bellezze e potenzialità della Penisola. A partire dalla nostra regione.
Ivana Fornesi