La festa più importante per un cristiano

“Ti racconto la Pasqua”. Le meditazioni di Papa Francesco pubblicate da San Paolo Edizioni

“Qual è la festa più importante per un cristiano?” si chiede e ci chiede papa Francesco in una delle sue catechesi; e risponde: “È la Pasqua. In essa, infatti, il credente ritrova il senso pieno della propria fede, nell’evento della resurrezione di Gesù dai morti, vero snodo della storia, speranza aperta per tutta l’umanità. La vita non finisce con la sua fine terrena, anzi si apre a un orizzonte nuovo. Ma alla Pasqua di resurrezione si giunge dopo il drammatico cammino della Passione, poiché l’esistenza umana, la nostra, non prescinde mai dalla fatica, dalla sofferenza, dalle tenebre”.
Così, continuamente collegando le domande che ci premono maggiormente e le risposte del Vangelo, il Papa ci conduce a una visione profonda, acuta, ricca e misericordiosa del mistero della nostra redenzione. Lo fa nel nuovo volume “Ti racconto la Pasqua. Le pagine più belle sulla Settimana di Passione, la Pasqua e la Pentecoste” (San Paolo Edizioni, 2021, 180 pagine), che propone una serie di meditazioni da lui tenute in passato in occasione di Angelus, Regina Coeli, Udienze generali, Omelie. Il periodo che va a coprire comprende la Settimana Santa con la Domenica delle Palme ed il Triduo Pasquale, la domenica di Pasqua, il lunedì dell’angelo e le altre cinque domeniche del tempo pasquale, le solennità dell’Ascensione e della Pentecoste. Il volume si conclude infine con alcune preghiere per i giorni di Passione.
Il Pontefice così ci esorta: “Vi invito in questa settimana a guardare spesso a questa ‘cattedra di Dio’, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama. Con la sua umiliazione, Gesù ci invita a camminare sulla sua strada. Rivolgiamo lo sguardo a Lui, chiediamo la grazia di capire almeno qualcosa di questo mistero del suo annientamento per noi”.
Nell’Angelus della Domenica delle Palme celebrata il 25 marzo 2018 il Papa invitava a volgere lo sguardo a Maria, affinché “ci aiuti tutti a vivere bene la Settimana Santa. Da lei impariamo il silenzio interiore, lo sguardo del cuore, la fede amorosa per seguire Gesù sulla via della croce, che conduce alla luce gioiosa della Risurrezione”.
Appena di recente, la settimana scorsa nell’udienza del 24 marzo, aveva dedicato la catechesi “alla preghiera in comunione con Maria”, proprio alla vigilia della solennità dell’Annunciazione: “Sappiamo che la via maestra della preghiera cristiana è l’umanità di Gesù. Infatti, la confidenza tipica dell’orazione cristiana sarebbe priva di significato se il Verbo non si fosse incarnato, donandoci nello Spirito la sua relazione filiale con il Padre. Abbiamo sentito, nella lettura, di quel raduno dei discepoli, le pie donne e Maria, pregando, dopo l’Ascensione di Gesù: è la prima comunità cristiana che aspettava il dono di Gesù, la promessa di Gesù”.

don Fabio Arduino