
Messaggio dell’Amministratore Apostolico della nostra diocesi
Carissimi, siamo sempre in attesa di buone notizie.
Si spera di poter ripartire presto, superando almeno in parte questa difficile emergenza sanitaria, grazie allo sforzo di tutti, sia osservando il distanziamento sociale sia aumentando il numero delle persone vaccinate. Ma vi è una ripartenza possibile, senza attendere le decisioni della politica e del comitato tecnico-scientifico. Con l’inizio della Quaresima possiamo ripartire, anzi possiamo rinascere. Questa parola sembra troppo forte, eppure di questo abbiamo bisogno: rinascere a vita nuova. Il cristiano sa che questa è l’espressione che Gesù ha rivolto a Nicodemo. Ma quel dialogo notturno coinvolge tutti, anche chi non sa cosa sia la Quaresima, anche chi non ha mai sentito parlare di Nicodemo o di vita nuova.
La situazione che stiamo vivendo interpella tutti: abbiamo bisogno di rinascere con uno sguardo nuovo, uno sguardo più vero sulla nostra vita, sulle nostre relazioni. Tutti avvertiamo l’esigenza di ravvivare la speranza, tutti abbiamo bisogno di fiducia, di guardare avanti. Il tempo di Quaresima ci interpella particolarmente in questo periodo in cui la nostra vita personale e sociale è così provata. Siamo attraversando una sorta di deserto, non quello della carta patinata, ma quello reale, in cui si tocca con mano la nostra fragilità, i nostri limiti, la nostra povertà. Riscopriamo il tempo quaresimale come un cammino che ci ricorda che noi siamo creature sempre fragili. È la semplice verità troppo dimenticata: il segno di quelle ceneri sparse sul nostro capo ci ricorda questa verità. Disponiamoci all’ascolto della Parola di Dio, lasciando da parte tante parole vuote e tante cose superflue.

Nel deserto Gesù si è affidato alla Parola di Dio, nella prova ha riposto la sua vita nelle mani del Padre. “Sta scritto”, risponde Gesù al tentatore. Sta scritto anche per noi che Dio è fedele e non ci abbandona. Anche per noi vi è un esodo pasquale dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dalla sfiducia alla speranza. La forza dello Spirito di Dio è stata promessa a chiunque segue Gesù che si è fidato di Dio e si è affidato alla Parola di Dio. Riscopriamo la preghiera come momento di comunione con Dio e con i fratelli. Quanto è importante la preghiera all’interno delle nostre case: si può spegnere il televisore e lasciare da parte il telefono, il computer, i social.
Non è un sacrificio la preghiera, è invece un dono che ravviva la speranza, è il respiro dell’anima che ci mette nella condizione di ascoltare Dio e di dialogare con Lui. Grazie alla preghiera si tocca con mano la trasformazione della propria vita, accolta con più serenità. Grazie alla preghiera ci sentiamo in comunione con tutti, in particolare con chi soffre, con chi è ammalato, con chi è debole. È un gesto di grande carità la preghiera per i fratelli e per il bene di tutti. Il tempo quaresimale è un tempo privilegiato anche per vivere la carità come segno visibile e credibile del cammino interiore di conversione.
L’antica pratica del digiuno è da accogliere con quella maturità che non la vede come esercizio ascetico fine a se stesso, ma come un prezioso allenamento che ci porta a liberarci dalla schiavitù delle cose e dall’egoismo, perché il cuore rimanga sveglio e libero per condividere, perché gli occhi possano vedere le necessità dei fratelli. Possiamo fare a meno di qualcosa sulla nostra mensa, possiamo lasciar da parte qualche comodità per venire incontro ai poveri: sono gesti che ci aiutano a rendere libero il nostro cuore e soprattutto ci fanno percepire la gioia. Perché vi è più gioia nel donare che nel ricevere (cfr. At 20,35).
Concludo con le parole che Papa Francesco ha rivolto nel suo Messaggio per la Quaresima: “malgrado la presenza, talvolta anche drammatica, del male nella nostra vita, come in quella della Chiesa e del mondo, questo spazio offerto al cambiamento di rotta esprime la tenace volontà di Dio di non interrompere il dialogo di salvezza con noi”. Invoco su tutti la benedizione del Signore, confidando nella materna protezione della Vergine Santa.
† vescovo Gianni Ambrosio
Amministratore Apostolico
di Massa Carrara-Pontremoli