Trump lascia. Biden decide la squadra

Il presidente uscente si mette da parte ma non rinuncia alle azioni legali

45Joe_Biden1Nelle ultime ore, l’avvio della fase di transizione, che si concluderà con l’insediamento, a gennaio, di Joe Biden alla Casa Bianca, ha subito una accelerazione, attesa ma non data per scontata. Donald Trump, che a seguito di questi sviluppi può ormai essere definito senza tema di smentite “presidente uscente”, nella serata di lunedì scorso ha dato mandato alla General Services Administration (Gsa) di “fare quello che bisogna fare” dopo che l’ente federale aveva indicato in Biden “l’apparente vincitore” del voto culminato nella “election day” del 3 novembre.
Ciò non significa che Trump, per parte sua, abbia ancora ammesso la sconfitta: ha aggiunto che continuerà comunque le sue azioni legali per contestare la regolarità dei risultati. Una affermazione che appare sempre di più “di facciata” dati i ripetuti rifiuti dei vari giudici di accogliere le istanze dei legali di Trump. Da parte sua, il ministero della Difesa americano ha comunicato l’intenzione di “sostenere la squadra di Biden in modo efficiente, ordinato e professionale”, mettendo al primo posto le “aspettative dell’opinione pubblica” e l’”impegno per la sicurezza nazionale”.
Nel frattempo Biden, da qualche giorno, aveva dato inizio alla definizione della squadra di collaboratori che lo dovrà affiancare nei quattro anni di mandato presidenziale. Sono nomi che, anche se oggi in gran parte sconosciuti ai non addetti ai lavori, impareremo a conoscere nel corso dei prossimi mesi. Il comitato del nuovo presidente per la transizione ha annunciato che Antony J. Blinken ricoprirà il ruolo di segretario di Stato e Jake Sullivan sarà il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti.
Per guidare il Dipartimento di sicurezza nazionale è stato invece scelto Alejandro Mayorkas, primo dirigente di origini latine in questo ruolo. Avril Haines, già numero due dell’intelligence, sarà la prima donna a capo della Cia. La 35enne diplomatica afroamericana Linda Thomas-Greenfield sarà l’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. John Kerry, già segretario di Stato con Obama e negoziatore americano dell’accordo sul clima di Parigi del 2015, sarà l’inviato speciale del presidente per il clima.
Possibili grosse novità per la guida del Tesoro americano: l’incarico dovrebbe andare a Janet Yellen che sarebbe così la prima donna a ricoprire l’incarico in 231 anni di storia. Yellen, che è stata anche la prima donna a capo della Federal Reserve, è un’economista del lavoro favorevole all’intervento dello Stato in economia. Secondo la stampa americana, avrà un ruolo politico rilevante in un momento di crisi e disoccupazione come quello attuale. La scelta di Biden appare chiara: inserire nei posti chiave politici e funzionari esperti per iniziare a governare senza indugi “fin dal primo giorno”.