
Affidati i lavori per lo svincolo a S. Stefano Magra. Dureranno tre anni

Il 30 giugno sono stati affidati all’associazione temporanea di imprese costituita da Società Edilizia Tirrena SET spa, dott. Carlo Agnese spa, Gianni Giusto srl, Nuove Iniziative srl e Sias spa i lavori per realizzare la nuova interconnessione tra la A15 e la A12 a Santo Stefano Magra. Si tratta di una notizia importante, attesa da molti anni e che entro il 2023 dovrebbe risolvere il problema delle code causate dal traffico dei veicoli obbligati a passare dalle due corsie della Parma-La Spezia all’unica che costituisce il raccordo. Il valore posto alla base della gara di appalto ammontava a circa 35 milioni di euro, con una durata per i lavori prevista in circa 3 anni. Un periodo di tempo lungo, ma l’intervento è quanto mai complesso; per risolvere il problema i tecnici hanno dovuto predisporre un progetto di potenziamento complessivo del nodo posto a cavallo dei territori comunali di S. Stefano Magra e Vezzano Ligure, disegnando di fatto una inedita interconnessione tra l’autostrada A12 e la A15. Il progetto affidato nei giorni scorsi prevede la realizzazione di una rampa completamente nuova che sarà riservata a chi transita in direzione La Spezia – Genova e che non potrà più utilizzare la galleria artificiale che attualmente sottopassa con un’unica corsia l’autostrada A12. È stato scelto quindi di realizzare questa rampa poco più a nord così che possa passare prima sotto la corsia per Genova e poi sotto il tracciato della Livorno – Sestri Levante. Due sottopassi che saranno creati con nuovi manufatti scatolari: questo consentirà al nuovo flusso del traffico che arriva da Parma in direzione di Livorno l’uso esclusivo delle due corsie (una per senso di marcia) che ora passano sotto alla direttrice A12. Se è difficile comprenderlo dalla descrizione altrettanto complesso sarà realizzarlo.

L’inserimento della nuova rampa per La Spezia – Genova è infatti necessario per liberare la corsia ora utilizzata da chi arriva da Sarzana così da destinarla al traffico nella direzione opposta raddoppiando la disponibilità per il senso di marcia Parma – Livorno. La nuova realizzazione comporta – come si legge nella relazione tecnica – il completo riassetto plano-altimetrico delle rampe riservate ai flussi Genova-Parma e Parma-Genova. Nel primo caso il traffico passerà al di sotto, nel secondo la corsia sarà affiancata. Quello appena descritto è un intervento ormai irrinunciabile: ad ogni fine settimana estivo o in corrispondenza delle festività nel resto dell’anno, il “tappo” dell’interconnessione di S. Stefano Magra causa spesso code lunghe anche alcuni chilometri. Progettato per il traffico di mezzo secolo fa, quello svincolo rappresenta una vera e propria criticità che, entro la primavera 2023 sarà finalmente risolta. O magari anche qualche mese prima a seconda dell’andamento del cantiere. “L’incremento del traffico registrato ormai da alcuni anni – ci fanno sapere da Salt/Autocisa – e l’ulteriore incremento previsto per gli anni futuri rende necessario conferire un diverso assetto funzionale al nodo rappresentato dall’Interconnessione A12-A15 al fine di evitare il formarsi di incolonnamenti nei periodi di esodo estivo e nei fine settimana”. E sono proprio i dati relativi al traffico sull’Autocisa ad evidenziare un incremento costante che nel corso del 2019 è stato dell’1,9% rispetto all’anno precedente, con quasi 14,5 milioni di veicoli che sono transitati sulla A15 e un picco registrato il 30 giugno 2019, quando nell’arco delle 24 ore sono stati censiti 69.065! Nel 2018 la punta massima si era registrata il 1° luglio con il transito di 66.313 veicoli. Interessante anche rilevare come il Telepass si confermi il sistema di pagamento più utilizzato: nel 2019 lo ha utilizzato il 62,7% degli utenti, un dato che pur evidenziando una leggera diminuzione rispetto al 2018 (63,3) e conferma la percentuale del 2017 (62,7), ma soprattutto distanzia sempre più le altre opzioni, visto che continua il calo dell’uso dei contanti ormai utilizzati solo dal 24,1% degli automobilisti. (Paolo Bissoli)