Sscuole paritarie, un patrimonio da non disperdere

 In Italia sono 12.547. Di queste 7.955 sono cattoliche

21scuole_paritarieLa Presidenza della Cei è tornata a rilanciare la forte preoccupazione espressa in queste settimane da genitori, alunni e docenti delle scuole paritarie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a rischio la stessa sopravvivenza. Le forme di sostegno poste in essere dal Decreto Rilancio – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione della presenza degli alunni nelle aule – ammontano a 65 milioni per le istituzioni scolastiche dell’infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta.
Eppure, si legge nella nota della Presidenza della Cei, “le paritarie svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità”, permettendo “al bilancio dello Stato un risparmio annuale di circa 7.000 euro ad alunno”. Di qui l’appello a che “non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore costituito dalla rete delle paritarie”.
La Cei sta anche verificando la possibilità di contribuire a sostenere alcune migliaia di studenti della scuola paritaria secondaria di I e II grado attraverso l’istituzione di circa 20mila borse di studio, che agevolino l’iscrizione al prossimo anno scolastico, a tutela – per quanto possibile – di un patrimonio educativo e culturale unico”.
In altra pagina rendiamo conto dell’iniziativa messa in atto in questi giorni per attirare l’attenzione sulla grave condizione in cui versano gli istituti. In Italia le scuole paritarie sono in totale 12.547; di queste 7.955 sono scuole paritarie cattoliche, il 63,4% del totale: 5.826 scuole per l’infanzia, 1.021 primarie, 517 secondarie di 1° grado, 591 secondarie di secondo grado. In tutto, poco più di 27mila classi e circa 570mila alunni. Sono circa 55mila i docenti, molti impiegati a tempo parziale. Per il personale non docente ci sono 9.240 addetti all’amministrazione, 8.644 addetti alla cucina e 14.805 addetti alla vigilanza/pulizia.
Intervenendo nei giorni scorsi in un question time in Parlamento, la ministra dell’Istruzione Azzolina ha dichiarato che la situazione è ben presente al Governo ed ha assicurato attenzione e impegno sia da parte del Miur che dell’esecutivo. “Nell’avere coscienza della delicatezza della questione – ha affermato – specialmente con riguardo alla tenuta delle istituzioni scolastiche più impegnate nella cura dei bambini della fascia d’età 0-6, sono allo studio del Governo le soluzioni più idonee per scongiurare le nefaste conseguenze della chiusura di nidi e materne private e convenzionate causa coronavirus proprio perché coscienti che le scuole paritarie svolgono un ruolo di particolare delicatezza nel nostro sistema di istruzione”.
Dopo le parole, gli interessati attendono atti concreti.