Indicazioni della Conferenza Episcopale per i giorni più significativi della vita della Chiesa
Come la vita di ogni cittadino è sottoposta a situazioni di emergenza, e la vita liturgica anche nella ormai prossima Settimana Santa risente dei limiti posti alla sicurezza della salute. Proponiamo il contenuto del decreto circa la celebrazione del Triduo Pasquale emanato dalla Congregazione per il Culto Divino: semplice e chiaro, dà indicazioni per la crescita nella fede perché, come dice Papa Francesco, “i cristiani sono chiamati a vivere questi Giorni Santi”.
Circa la data della Pasqua – Cuore dell’anno liturgico, la Pasqua non è una festa come le altre: celebrata nell’arco di tre giorni, il Triduo Pasquale, preceduta dalla Quaresima e coronata dalla Pentecoste, non può essere trasferita.
La Messa crismale – Valutando il caso concreto nei diversi Paesi, il Vescovo ha facoltà di rimandarla a data posteriore.
Indicazioni per il Triduo Pasquale – I Vescovi daranno indicazioni, concordate con la Conferenza Episcopale, affinché nella chiesa cattedrale e nelle chiese parrocchiali, pur senza la partecipazione fisica dei fedeli, il Vescovo e i parroci celebrino i misteri liturgici del Triduo Pasquale, avvisando i fedeli dell’ora d’inizio in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. In questo caso sono di aiuto i mezzi di comunicazione telematica diretta, non registrata.
Il Giovedì Santo, nelle chiese cattedrali e parrocchiali, in misura della reale possibilità stabilita da chi di dovere, i sacerdoti possono concelebrare la Messa della Cena del Signore senza il popolo. Si omette la lavanda dei piedi. Al termine della Messa della Cena del Signore si omette la processione e il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo.
Il Venerdì Santo, nelle chiese cattedrali e parrocchiali, il Vescovo o il parroco celebrano la Passione del Signore.
Domenica di Pasqua – La Veglia pasquale si celebra solo nelle chiese cattedrali e parrocchiali. Per l’inizio della Veglia o Lucernario si omette l’accensione del fuoco, si accende il cero e, omessa la processione, si esegue l’annunzio pasquale. Segue la Liturgia della Parola. Per la Liturgia Battesimale soltanto si rinnovano le promesse battesimali. Quindi la Liturgia eucaristica.
Le espressioni di pietà popolare e le processioni che arricchiscono i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale, a giudizio del Vescovo diocesano, potranno essere trasferite in altri giorni convenienti, ad es. il 14 e 15 settembre, giorni in cui si celebrano l’Esaltazione della Croce e la Madonna Addolorata.