Lucca e la sua cattedrale voluta da Alessandro II e consacrata nel 1070

Era stato il vescovo Anselmo da Baggio, poi eletto papa, a far costruire il nuovo edificio ultimato 950 anni fa

Cattedrale di Lucca: particolare della facciata
Cattedrale di Lucca: particolare della facciata

C’era anche Matilde di Canossa il 6 ottobre 1060 a Lucca per la solenne cerimonia di consacrazione della nuova cattedrale, voluta dal vescovo Anselmo da Baggio che nel frattempo era divenuto papa con il nome di Alessandro II. Anselmo, milanese di origine, era stato nominato vescovo di Lucca nel 1057 e ben presto aveva deciso che la vecchia cattedrale – che la tradizione vuole sia stata fondata da San  Martino nel VI secolo – fosse ricostruita dalle fondamenta.
Il cantiere durò una decina d’anni e in quel giorno d’autunno di 950 anni fa il nuovo edificio si offriva in tutta la sua ricchezza e magnificenza destando stupore e ammirazione in tutti i presenti. E a fianco del papa – che non aveva rinunciato alla carica di vescovo di Lucca – era anche la giovane Grancontessa la cui famiglia aveva avuto un ruolo determinante nella legittimazione di Anselmo quale nuovo papa.

La Cattedrale di San Martino a Lucca
La Cattedrale di San Martino a Lucca

Una storia lunga quindici secoli, dalla Lucca ancora romana di San Martino a quella di oggi che, nonostante crisi, spopolamento ed evoluzione della società, mantiene intatto il fasciso di città gelosa delle proprie origini e orgogliosa di storia e tradizioni note in tutto il mondo.
Prima romana, poi longobarda, Lucca sarà tappa imprescindibile lungo la via Francigena, ruolo che contribuisce a farle assumere importanza crescente grazie anche alla presenza del Volto Santo, la reliquia del Cristo crocifisso conservata proprio nella cattedrale e nei confronti della quale si mantiene una significativa devozione ancora oggi.

Il monumento funebre a Ilaria del Carretto
Il monumento funebre a Ilaria del Carretto

Se della chiesa originaria del VI secolo non resta pressoché nulla, anche quella voluta da Anselmo da Baggio ha subìto interventi tali da presentarsi, oggi, completamente diversa. Già nel secolo successivo la sua costruzione, infatti, l’edificio vide iniziare le opere di trasformazione proseguite almeno fino al XV: interventi strutturali resisi necessari per porre rimedio ad alcuni cedimenti, opere di rinnovamento per adeguarlo ai nuovi gusti artistici che via via si sono succeduti.

L'affresco raffigurante il Volto Santo a Luni
L’affresco raffigurante il Volto Santo a Luni

Così la parte più antica che si presta alla nostra ammirazione è la splendida facciata che, a partire dalla fine del XII secolo, venne addossata alla preesistente e che nel 1204 era completata ad opera di Guidetto da Como che si ispirò alla facciata della cattedrale di Pisa alla quale aveva forse lavorato. Ma a Lucca il romanico pisano si evolve, determinando la nascita di uno stile tutto locale, quel romanico lucchese che si esprime in forme ancora più ricche, complesse e intricate come ben si può osservare nelle splendide chiese che la città conserva.

Paolo Bissoli

Un calendario di eventi lungo un anno intero

04duomo_lucca_programmaE’ davvero sterminato il programma delle iniziative messo a punto dalla Cattedrale di Lucca con il contributo della locali Fondazione Cassa di Risparmio e della Fondazione Banca del Monte e con il patrocinio di Provincia e Comune. Gli interessati possono consultarlo qui o sul sito internet della arcidiocesi di Lucca.
L’inaugurazione delle celebrazioni è andata in scena sabato scorso, 18 gennaio, con la conferenza del prof. Franco Cardini in Palazzo Ducale alla presenza del card. Gualtiero Bassetti (presidente della Cei e arcivescovo di Perugia).
E di conferenze ce ne saranno altre diciassette da qui a dicembre, senza contare quelle programmate nei comuni del territorio; la prossima è in calendario venerdì 7 febbraio a Villa Guinigi: l’ex soprintendente Giulio Ciampoltrini parlerà de “La prima cattedrale e l’edilizia religiosa a Lucca nell’Alto Medioevo”.
Dieci i concerti organistici con artisti di cinque nazioni per il festival programmato tra maggio e ottobre ai quali si aggiungeranno altri quattro eventi musicali.
Due le mostre: “Labirinti: mito, simbolo, gioco” (dal 18 giugno al 30 agosto nell’Oratorio di San Giuseppe del Museo della Cattedrale) e la “Mostra documentaria sulla Cattedrale di San Martino” (dal 20 settembre al 29 novembre nell’Archivio di Stato.

Il labirinto all'ingresso delle cattedrale di Lucca
Il labirinto all’ingresso delle cattedrale di Lucca

Due anche i convegni: “San Martino, cantiere di restauro e di conoscenza” (giovedì 11 giugno, nell’auditorium Palazzo delle Esposizioni) e “All’ombra di San Martino: storia, arte e devozione” (evento internazionale dal 25 al 27 novembre nel Complesso di San Francesco).
Tra le pubblicazioni, oltre al calendario 2020 dedicato a “Le Opere di Matteo Civitali”, tra maggio e l’autunno è in programma l’edizione di quattro volumi: “San Martino a Lucca. Storie di una Cattedrale, “Il capitolo della cattedrale di Lucca. Storia del collegio dei canonici dalle origini al XX secolo”, oltre alla pubblicazione degli atti dei due convegni citati.
L’Associazione Terzo Millennio curerà, tra febbraio e dicembre, venti visite guidate nelle chiese e nei luoghi d’arte della Diocesi di Lucca su dieci temi diversi ma uniti dal filo conduttore comune: “La Città e la Cattedrale: una storia d’arte e architettura”; la prima è in programma nel pomeriggio di sabato 8 febbraio: “La leggenda di San Paolino e le origini del cristianesimo lucchese”.
E per completare questo ambizioso programma ci sono anche quattro i percorsi didattici che coinvolgeranno le scuole primarie e secondarie cittadine con lezioni in classe e con visita in cattedrale o esperienza in laboratorio.
Ma non potevano mancare iniziative “fuori programma” che coinvolgeranno due tra le più significative presenze a Lucca: le indagini diagnostiche sul Volto Santo a cura del CNR di Firenze per conoscerne lo stato di conservazione e il posizionamento definitivo del monumento funebre a Ilaria del Carretto nella cappella di S. Apollinare. (p. biss.)