
Nel centenario della morte dell’artista Livorno gli dedica una mostra: nel Museo della Città fino al 26 febbraio

Fino a domenica 26 febbraio Livorno ospita la mostra Modigliani e l’avventura di Montparnasse in occasione del centenario della morte di quello che viene definito “il più illustre tra i livornesi”.
Negli spazi del “Museo della Città” sono esposti 26 tra quadri e disegni di Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920) oltre ad un altro centinaio di altre opere dell’Ecole de Paris appartenuti ai collezionisti suoi contemporanei Jonas Netter e Paul Alexandre; quest’ultimo, in particolare, lo aveva sostenuto al suo arrivo a Parigi e aiutato nel progetto scultoreo delle Cariatidi.

Organizzata dal Comune di Livorno insieme all’Institut Restellini di Parigi, l’esposizione si concentra su un periodo della lunga permanenza di Modigliani nella capitale francese dove era arrivato nel 1906 e dove, nei quartieri di Montparnasse e di Montmartre, aveva stretto amicizia con alcuni dei maggiori artisti e intellettuali del tempo, ammirato per la cultura, il fascino e il carisma.
Modì – come era stato ribattezzato a Parigi – era anche conosciuto come il grande rivale di Picasso e tra i due c’erano sentimenti di odio e ammirazione. Il periodo parigino – intervallato solo da rari ritorni a Livorno – è contrassegnato da una vita “sopra le righe”, da intensi rapporti artistici e una ricca produzione di veri e propri capolavori fino alla tragica conclusione con la morta giunta, improvvisa, il 22 gennaio 1920, a causa una meningite tubercolare, quando il maestro ha 36 anni.