Ignazio Gaudiosi avvocato-poeta alla Spezia

Un saggio di Maria Luisa Tozzi  

Il poeta Ignazio Gaudiosi (foto da nazariopardini.blogspot.com)
Il poeta Ignazio Gaudiosi (foto da nazariopardini.blogspot.com)

Maria Luisa Tozzi di Mocrone ha appena pubblicato un saggio su Ignazio Gaudiosi, nato a Gorizia da famiglia salernitana, avvocato alla Spezia ma il suo amore è la poesia. Nel saggio Dalla classicità più resistente alla contemporaneità inquieta: l’esempio poetico di Ignazio Gaudiosi (Massa, Memoranda) la studiosa commenta e interpreta l’ampio repertorio poetico di Gaudiosi e ne condivide sensibilità e linguaggi.
Con ricordanze leopardiane dell’affinità inscindibile tra filosofia e poesia fa analisi incisiva del percorso sapienziale e poetico di Gaudiosi dall’Essere di Parmenide all’angoscia esistenziale (spleen) di Baudelaire e oltre. Con puntuali intersezioni di versi e con parole di tono “professorale” indaga in prevalenza sulle raccolte Vertigine, Antinomie, evidenzia l’evoluzione di Gaudiosi nella costante tensione di trovare un baricentro degli opposti: dal sogno al vero, un travaglio indagatore per passare dalla condizione negativa a quella dell’esaltazione dell’essere.
Le antinomie (contraddizioni) sono nella storia dell’umanità, nella contemporaneità sono più tormentose per una perdita di riferimenti col passato e per una fragilità comunicativa. Gaudiosi propone la poesia come redenzione e libertà, questa è la sua forza che interrompe l’automatismo della globalità; trova il senso dell’esistenza e la memoria lo rende capace di interpretare il complesso tempo postmoderno.
Col supporto di altri interventi critici M. Luisa Tozzi colloca Gaudiosi nella schiera di coloro che giocano la carta del passato rivedendone l’attuale valore, quello di Parmenide di Elea che afferma l’unità di tutte le cose secondo il principio che “l’essere è, il non essere non è”, tuttavia ognuno di noi sente che questa contrapposizione non appaga il nostro desiderio di assoluto e di infinito fin lì dove gorgoglia/tutto il firmamento che ci hai dentro.
Questo approfondito saggio ci consegna un Gaudiosi donatore di ideali, consolatore di questo antico suono dei silenzi che è la morte, ma illuminata da ansia metafisica di eternità. Un “pensiero poetico” che ingloba anche la natura evocatrice e simbolica e i turbamenti inquieti dell’anima. (m.l.s.)