Nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, giorno in cui si festeggia il più grande ‘sì’ della storia cristiana, sull’esempio di Maria l’ Azione Cattolica Italiana celebra la Festa dell’Adesione. Domenica scorsa 8 dicembre, pertanto, anche l’ Azione Cattolica diocesana ha fatto altrettanto ed ha riunito i presidenti parrocchiali in cattedrale a Massa, dove il Vescovo, mons. Santucci, ha consegnato loro le tessere che verranno poi distribuite ai singoli soci.
Marco Leorin confermato presidente dell’AC diocesana
Marco Leorin
In seguito ai risultati emersi dalle votazioni per l’elezione del nuovo consiglio diocesano, il Vescovo Giovanni Santucci ha firmato il decreto di nomina di Marco Leorin nell’incarico di presidente diocesano dell’ Azione Cattolica di Massa Carrara Pontremoli per il triennio 2019-2022.
Medico specialista in medicina di emergenza-urgenza al Pronto Soccorso del NOA, 36 anni, sposato con Bianca, Marco proviene dalla parrocchia Rocca SS. Rocco e Giacomo – Massa e aveva ricoperto l’incarico di presidente diocesano nel precedente triennio. Socio di AC dal 1999, negli anni passati si è sempre impegnato in particolare nel Settore Giovani, dove ha ricoperto l’incarico di vicepresidente diocesano dei giovani e incaricato regionale per la Toscana; collabora con il Centro Nazionale di Azione Cattolica, partecipando alla commissione per la Promozione Associativa.
Nella nostra diocesi le parrocchie in cui AC è presente sono 27 tra Montignoso, Massa, Carrara e Lunigiana: più di 450 i soci, tra ragazzi, giovanissimi, giovani, adulti e adultissimi; l’ Azione Cattolica si conferma dunque una realtà viva e ben presente nel tessuto civile ed ecclesiale diocesano. Oltre ai consueti percorsi formativi ordinari all’interno dei gruppi parrocchiali, l’AC propone i “Campi Scuola” per ogni età nelle case di Patigno di Zeri, Gramolazzo e Metello in Garfagnana, anima luoghi di vita quotidiana come la Colonia diocesana “il Fortino ai Ronchi” e il Centro Giovanile “S. Carlo Borromeo” di Massa, promuove infine iniziative come la “Marcia Interreligiosa della Pace” e il “Convegno Taliercio”. Nella mattinata di domenica, alcuni membri di Azione Cattolica si sono ritrovati nel salone parrocchiale del duomo di Massa e, nel corso dell’assemblea, hanno avuto l’occasione di conoscere la storia di un socio di Carrara nato nel 1924 e morto a soli 21 anni dopo la terribile esperienza del campo di concentramento: Evandro Dell’Amico.
Il nipote, omonimo, ha raccolto in un libro gli scritti dalla prigionia e dall’ospedale dopo la Liberazione: una serie di lettere che Evandro inviò ai famigliari e dalle quali traspare la solida fede da lui maturata in AC negli anni della gioventù, un credo che è stato incrollabile anche di fronte alla miseria e alle violenze della guerra, della prigionia e della malattia che poi lo portò alla morte.
Una storia tragica, dunque, ma i cui segni di speranza (insieme ad una grande emozione) sono trapelati dalle parole del nipote, sintetizzate dall’epitaffio presente sulla tomba di Evandro: “Si offriva olocausto a Dio perché trionfasse l’amore e la pace”. Nel corso della giornata è stata anche festeggiata l’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi), settore associativo giunto a 50 anni di attività, e sono stati presentati i nuovi componenti dell’Equipe Diocesana dei Ragazzi: gruppo di lavoro dell’ACR dove i giovanissimi sperimentano la democrazia partecipativa e un certo positivo “protagonismo”, impegnandosi fin da piccoli a vivere una fede matura e a testimoniare Gesù.