Tutti d’accordo: la Pontremolese s’ha da completare

Una giornata, organizzata da Legambiente, di riflessioni e proposte per sostenere l’importanza dell’opera ferroviaria

Foto di gruppo dei partecipanti alla manifestazione di fronte alla stazione di Pontremoli
Foto di gruppo dei partecipanti alla manifestazione di fronte alla stazione di Pontremoli

La migliore dimostrazione dell’utilità del completamento del raddoppio della linea ferroviaria della Pontremolese si è avuto subito ad inizio della giornata organizzata da Legambiente, con la delegazione proveniente da Parma giunta alla stazione di Pontremoli con venti minuti di ritardo, mentre una coppia di viaggiatori abituali ripeteva alle varie autorità presenti sul marciapiede della stazione: “Questa tratta ha sempre mezz’ora di ritardo. Dovete fare qualcosa”. E proprio questo è stato il senso dell’incontro tenutosi il primo giugno: sottolineare l’importanza di portare a compimento lavori sulla Pontremolese che da tanti, troppi, anni procedono con lentezza e a strappi. Un’opera, questa, che oltre a garantire un migliore collegamento, sia per le persone che per le merci, avrebbe un importante ricaduta per quanto concerne l’ambiente, permettendo la diminuzione del trasporto delle merci su gomma. La manifestazione ha visto due simboliche “carovane” che in treno, dall’Emilia Romagna e dalla Liguria, si sono date appuntamento a Pontremoli per portare avanti la richiesta di concludere questa opera strategica per il territorio. A dimostrazione di queste parole c’erano davvero tantissime autorità, rappresentanti del Governo, delle Regioni e delle Province coinvolte, onorevoli del territorio, amministratori locali che hanno aderito alla manifestazione.

La tavola rotonda alle Stanze della Rosa
La tavola rotonda alle Stanze della Rosa

Dopo l’arrivo alla stazione, i numerosi partecipanti hanno fatto una passeggiata lungo le vie cittadine sino a giungere alle stanze del Teatro della Rosa, dove si è svolta la tavola rotonda sulla situazione ed il futuro di questa linea ferroviaria. Sullo stato attuale dei lavori al tragitto ferroviario ha tracciato il punto il presidente dell’associazione “Tirreno-Brennero”, Pier Gino Scardigli, che ha ricordato come, dei circa 103 km della tratta che da Spezia porta a Parma, solo sul 50% sia stato fatto il lavoro di raddoppio. Ed è da prima del 2000 che non ci sono stati più significativi interventi, “per questo è importante ripartire, sbloccando i finanziamenti dei lavori del raddoppio tra VicoFertile – Parma. Che sono solo 7 km ma che dimostrerebbero che è ritornata l’attenzione su questa tratta”. Concetti condivisi dall’onorevole Andrea Orlando, che si è fatto carico di promuovere un comitato trasversale per sostenere il progetto di raddoppio della Pontremolese: “Oggi ci sono le condizioni favorevoli per riaprire un percorso. Per questo è importante fare squadra e tenera alta l’attenzione”. Questo perché il deputato ha segnalato una certa “disattenzione” sulla questione Pontremolese sia dalle Regioni coinvolte (Liguria e Toscana in primis) che dalle Ferrovie dello Stato (ramo Rfi), nonostante “fossero state trovate le risorse, prima dal governo Prodi e poi dal governo Gentiloni”. Anche l’onorevole Cosimo Ferri ha sottolineato “l’importanza di ripartire anche facendo dei primi, piccoli passi”.

Uno striscione esposto dai rappresentanti di Legambiente all'esterno della Rosa
Uno striscione esposto dai rappresentanti di Legambiente all’esterno della Rosa

Pieno appoggio è stato garantito dai rappresentanti delle Regioni presenti all’incontro: l’assessore Vincenzo Ceccarelli per la Toscana, con il consigliere regionale dei 5 Stelle Giacomo Giannarelli, e Giacomo Ferretti per l’Emilia Romagna. Questi gli interventi della politica, mentre tecnici e rappresentanti di associazioni hanno messo in luce l’importanza della Pontremolese, sia da un punto di visto del trasporto delle merci, come sottolineato ad esempio dal presidente dell’interporto di Parma, Luigi Capitani, e da quello della Spezia e Massa Carrara, sia per il trasporto delle persone, come evidenziato dal rappresentante dell’Università di Parma che ha ricordato come “circa il 50% degli studenti dell’ateneo siano fuori sede e, quindi, abbiano bisogno di trasporti di qualità” o da rappresentanti del comitato dei pendolari della Pontremolese. Ma non sono mancate le riflessioni delle realtà locali, a partire dalla “padrona di casa”, Lucia Baracchini, per proseguire poi con i numerosi sindaci del territorio. In particolare Annalisa Folloni, sindaco di Filattiera appena rieletta ma in questo caso in rappresentanza dell’Unione di Comuni, ha effettuato un intervento “pepato”, ricordando le difficoltà che devono vivere i territori: “Per questo terremo il fiato sul collo a Regione e Governo perché facciano finalmente ripartire quest’opera”. La politica è tutta compatta quindi, anche se resta aperta la questione della galleria di valico, nodo fondamentale da sciogliere se si vuol far sì che la tratta sia appetibile per il settore trasporto merci, (attualmente quasi inutilizzabile dal versante La Spezia – Parma, per l’eccessiva pendenza). Un progetto dai costi davvero elevati (si parla di un miliardo di euro) ma intanto sarebbe importante, come primo passo, arrivare al raddoppio di tutto il resto della tratta ferroviaria con tempistiche accettabili. (r.s.)