
Filattiera: martedì mattina si è proceduto alla rimozione del reperto per un intervento di restauro

“Non siamo arrabbiati, siamo delusi ed amareggiati, che è molto peggio”. Questo lo sconsolato sfogo di un parrocchiano della Valle del Caprio, una valle che in questi giorni è in subbuglio per una vicenda che sta infiammando il territorio, ovvero lo spostamento della statua stele che si trovava murata in un pilastro antistante la chiesa di Scorcetoli, nel comune di Filattiera. Questa la sua collocazione sino alla mattina di martedì 9 aprile, quando alcuni responsabili della Sovrintendenza delle Belle Arti, con l’ausilio di operai comunali, hanno provveduto a distaccare il reperto per trasferirlo a Pontremoli, nel Museo delle Statue Stele del Castello del Piagnaro. La motivazione ufficiale parla di interventi di restauro (di cui in effetti l’antico manufatto ha urgente bisogno) ma il timore, neanche tanto nascosto, dei parrocchiani della Valle, come si legge in una lettera aperta inviata alla stampa, è che “come capita nelle vicende ‘provvisorie’ italiane, non si muoverà più da lì (dal Museo del Piagnaro, ndr), dove pare abbia già il suo posto pronto, assieme a tutte le altre”.

In particolare, a contrariare gli estensori della lettera è la sensazione di essere stati scavalcati dall’alto e posti di fronte ad una decisione ratificata senza un diretto confronto con la popolazione: “Manifestiamo la nostra delusione di parrocchiani di tutta la Valle del Caprio – e non solo – verso il modo di prendere decisioni senza assolutamente considerare gli abitanti del posto e i loro rappresentanti, nonostante nostri recenti approcci a tal senso, in pieno spirito di collaborazione e trasparenza, a cui non è stata data risposta. A lamentarsi non sono persone sempre contrarie a tutto ma parrocchiani che – bene o male – frequentano tutte le domeniche la Messa, attivi in parrocchia e che si adoperano per il bene della comunità, cercando di dar vita a iniziative finalizzate a preservare un patrimonio per la ricchezza ed il futuro di questo territorio, cioè per i nostri figli”.

L’amarezza che traspare da queste parole si è trasformata in atti di contestazione reale con molti cittadini che si sono dimessi dai ruoli attivi che svolgevano all’interno della parrocchia (anche se c’è chi sta cercando di convincerli a ritornare su queste drastiche decisioni). Un modo per sottolineare la distanza da una scelta sbagliata che i cittadini in protesta imputano ai diversi enti ecclesiastici e statali coinvolti. A niente sono valse le rassicurazioni espresse, al momento della rimozione della stele, dai rappresentanti della Sovrintendenza, i quali hanno sottolineato che lo spostamento del reperto era legato esclusivamente alla necessità di effettuare opere di restauro. Gli estensori della lettera chiedono quindi “di darci la possibilità di provare a restaurare e a mantenere qui la nostra statua stele, preparando tutti assieme un posto idoneo per conservarla nella garanzia della sua piena tutela, anche per insegnare ai nostri figli che, se ci impegniamo come comunità, forse è ancora possibile cambiare la società in cui viviamo, dove spesso prevalgono scorciatoie, ambizioni personali e di gruppi forti”. Che la situazione sia tesa lo dimostra il fatto che sulla vicenda tutti i principali interessati tengano le bocche cucite. Da un lato per scongiurare l’infiammarsi della situazione, dall’altro per evitare di offrire ‘bersagli’ su cui scaricare le responsabilità di questa complessa ed infuocata vicenda. (r.s.)
Ma assicura che prima di parlare di una sua futura collocazione ci sarà un confronto aperto
Il sindaco Folloni: “interventi resi necessari dopo alcuni atti vandalici alla statua”

Sulla questione interviene anche il sindaco di Filattiera, Annalisa Folloni, che sottolinea come la Statua Stele “è dal 1936 che si trova alle intemperie con muschi e licheni che stanno distruggendo il reperto”. Ed evidenzia come sia da circa un anno e mezzo che si stava parlando “con calma e rispetto delle parti” di un suo restauro ma quello che ha fatto precipitare la situazione sono stati degli atti vandalici che hanno danneggiato il manufatto. Danni segnalati dalla Sovrintendenza che ha chiesto un pronto intervento allo stesso sindaco, al parroco e al nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico. “Ora la Statua si trova in un luogo sicuro dove verrà riportata al suo splendore. Solo in una seconda fase di parlerà della sua futura collocazione, in un confronto che coinvolgerà tutti i soggetti interessati”.