A Bagnone convegno su “La disabilità negli scenari dell’emergenza”

Appuntamento in cui si è tracciato il bilancio su cosa si è fatto e cosa resta da fare per aiutare le persone disabili.

Bagnone - Convegno " a disabilità negli scenari di emergenza " (foto Massimo Pasquali)
Bagnone – Convegno ” a disabilità negli scenari di emergenza ” (foto Massimo Pasquali)

Il mondo della disabilità ha vissuto, per fortuna, profonde trasformazioni in epoca contemporanea. A partire dagli anni Settanta ha preso corpo un’azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore dei disabili. Il processo d’inserimento dei portatori di handicap, oggetto delle politiche sociali di quell’epoca, è andato affinandosi sino a divenire un’importante esperienza di integrazione ed inclusione sociale, lungi dalle discriminazioni così lontane e distanti dal progresso e dalla civiltà. Nel pomeriggio di giovedì 7 marzo, si è tenuto, nel teatro “Quartieri” di Bagnone, il convegno “La disabilità negli scenari di emergenza”; uno dei primi seminari in Toscana, che ha trattato il l’argomento nei suoi diversi aspetti. Un convegno interessante, voluto dalla Consulta provinciale delle disabilità, in stretta sinergia con i Vigili del Fuoco, i collegi professionali di Area tecnica e l’unità territoriale provinciale della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna).

Il pubblico presente al Convegno. Tra gli altri si riconoscono i sindaci di Pontremoli (Lucia Baracchini), di Filattiera (Annalisa Folloni) e di Bagnone (Carletto Marconi) (foto Massimo Pasquali)
Il pubblico presente al Convegno. Tra gli altri si riconoscono i sindaci di Pontremoli (Lucia Baracchini), di Filattiera (Annalisa Folloni) e di Bagnone (Carletto Marconi) (foto Massimo Pasquali)

In apertura i saluti del sindaco Carletto Marconi che ha ringraziato gli organizzatori per l’attenzione a tematiche che devono sempre partire dal valore assoluto della dignità di ogni persona. “È dovere di ciascuno di noi, ha sottolineato il primo cittadino, adoperarci affinché il disabile – fra l’altro noi stessi potremmo scontrarci, da un momento all’altro, con la disabilità – abbia la vicinanza, l’aiuto ed il costante supporto della comunità per vivere le proprie scelte e migliorare le condizioni di vita. Come amministratori, anche con l’abbattimento delle barrire architettoniche, cerchiamo di rendere il nostro territorio più accessibile ed accogliente per tutti”. Presenti molti esperti, fra cui Pierangelo Tozzi, presidente della Consulta, Giuseppe Romano direttore regionale dei Vigili del Fuoco e Calogero Daidone, comandante provinciale. Nei loro interventi l’attenzione alla valutazione del rischio nei casi di calamità naturali come il terremoto, quindi l’idonea preparazione dei cittadini atta a dare soccorso.

Bagnone - Convegno " a disabilità negli scenari di emmergenza " Relatori
Bagnone – Convegno ” a disabilità negli scenari di emmergenza ” Relatori

Tra i relatori Stefano Zanut, vigile del fuoco di Pordenone; Elisabetta Schiavone e Consuelo Agnesi, facenti parte dell’osservatorio sulla sicurezza ed il soccorso dei cittadini con particolari esigenze come quella di comunicare attraverso i segni che devono essere considerati, a tutti gli effetti, una lingua vera e propria per aiutare i nostri concittadini, e sono molti, ipoudenti o non udenti. Non è stata, ovviamente, trascurata la difficoltà di comunicare dei bimbi autistici che denotano deficit di reciprocità socio-emotiva. “Durante una catastrofe, è stato evidenziato, le persone con disabilità sono le più svantaggiate per cui urge acquisire competenze da mettere in campo nei vari scenari”. Il commento conclusivo è stato espresso dal consigliere regionale Giacomo Bugliani: “Abbiamo vissuto una lezione di vita che deve farci riflettere e, soprattutto, spingerci ad agire per colmare i vuoti che ancora pesano nella nostra società in rapporto alle disabilità. La Regione Toscana ha fatto molto ma molto resta da fare per migliorare le diverse situazioni, compresa la totale fruizione dei luoghi deputati alla cultura, all’aggregazione, ai rapporti di amicizia. In primis dobbiamo testimoniare alle giovani generazioni il rispetto dell’uomo; di ogni uomo, indipendentemente dai limiti psico-fisici, in quanto unico ed irripetibile nella sua dignità”. Ivana Fornesi