Un cuore nutrito dalla Parola è sempre giovane. Il Lettorato a Luca e Jules

Venerdì 19 ottobre ad Aulla. La Veglia Missionaria e il conferimento del lettorato

La veglia con il conferimento del Lettoraro a Jules Ganlaky e Luca Signanini
La veglia con il conferimento del Lettoraro a Jules Ganlaky e Luca Signanini

La Chiesa diocesana ha vissuto un bel fine settimana dedicato all’annuncio missionario. Tante persone venerdì scorso, nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice alla Filanda di Aulla, hanno partecipato alla veglia di preghiera missionaria, che conteneva anche il conferimento del ministero del lettorato a due nostri seminaristi, Luca Signanini e Jules Ganlaky.
Tanti i sacerdoti presenti, tanti i laici e tantissimi i giovani, che hanno partecipato al momento di preghiera animato dal coro interparrocchiale che si era già fatto apprezzare nel corso dell’ultima Veglia di Pentecoste in cattedrale a Massa.
Ma facciamo un passo indietro. Già lo scorso anno si era fatto il tentativo di celebrare sinodalmente questo evento di annuncio missionario, quest’anno, grazie forse alle provvidenziali circostanze ma certamente all’intuizione del nostro Vescovo, siamo riusciti a realizzare un momento di preghiera coinvolgente. È stato infatti il nostro Vescovo, insieme al rettore del Seminario, a voler celebrare il conferimento del lettorato nella Veglia, in un mese di ottobre iniziato alla grande, con l’apertura del sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani e la celebrazione delle canonizzazioni di domenica scorsa.
Questo quadro di insieme, unito al tema della 92.ma Giornata Missionaria Mondiale “Giovani per il Vangelo”, ha fatto nascere una bella cooperazione tra Seminario, Ufficio per la Pastorale Giovanile e Ufficio Missionario. Chi c’era ha sentito la gioia dell’Annuncio come calda testimonianza di una vita sperimentata: la Parola, come dice il Vescovo, è viva, capace di trasformare le genti, partendo proprio dal cuore.
40lettorato3Luca e Jules hanno raccontato di sé, del loro diverso cammino che li ha portati alla scelta di donarsi a Gesù. Isabella, a nome di tutti i giovani presenti, ha pronunciato parole che devono essere stimolo alla personale riflessione sul come ciascuno vorrà indirizzare la propria vita per “lasciarci scegliere e portare frutto”.
Tutto ciò in una veglia che ha rinnovato in tutti la consapevolezza che, oltre l’età e l’aspetto fisico esteriore, in ognuno di noi batte un cuore che resta giovane se nutrito con la Parola che sempre risuona nuova ed attuale. I nuovi lettori hanno accolto dalle mani del Vescovo una Bibbia, mentre tutti i presenti hanno ricevuto come segno un piccolo Vangelo.
Nel consegnarlo, il Vescovo ha invitato i giovani – di fatto loro erano gli attori protagonisti della veglia – ma anche i non giovani ad impegnarsi per questa umanità. Mettersi in ascolto per sentire le gioie, i dolori, le speranze, le angosce e per illuminarle con la luce del Vangelo di Gesù.
40lettorato2L’occasione della Veglia di preghiera missionaria ci ha unito spiritualmente a tutti i nostri missionari, alla parrocchia gemellata di Wantiguera e alle suore del Lieto Messaggio, che hanno pregato insieme a noi da laggiù. La nostra è sempre stata una terra generosa anche di missionari, religiosi e laici, che da qui sono partiti per andare ovunque nel mondo.
Allora, facciamo tesoro di questa memoria, ricordiamoli nelle nostre preghiere; soprattutto, preghiamo per coloro che ci aspettano già dall’altra parte, in paradiso: don Adriano, padre Bruno, padre Daniele… L’attività missionaria è strettamente connessa all’azione pratica ed operativa. Infatti, tanti sono i bisogni con cui i missionari devono confrontarsi e che richiedono concretezza: la fame, la mancanza di tutto, le scuole che non ci sono o non funzionano, le malattie. Ecco che allora si apre anche un nuovo orizzonte per tutti noi: quello dell’impegno diretto nella missione.
Da questo punto di vista, noi abbiamo l’opportunità della diocesi di Bouar, guidata per quarant’anni dal nostro conterraneo mons. Armando Gianni e, in particolare, della parrocchia di Wantiguera, costituita giustappunto nel novembre del 1998 dal Vescovo Gianni e dal nostro Vescovo emerito, mons. Eugenio Binini.
È anche questa una vigna del Signore, dove chi vuole può andare per portare e ricevere frutti. Con questo spirito, il prossimo mese di novembre un gruppo di sette persone tornerà laggiù per rimettere mano al progetto di cooperazione missionaria che, a causa della guerra civile iniziata a fine 2012, abbiamo dovuto sospendere. Bangui e la Repubblica Centrafricana, grazie a Francesco, sono stati portati all’attenzione del mondo quando, nel novembre del 2015, il Papa vi aprì la prima porta del Giubileo della Misericordia.
Ora che la situazione socio-politico è tranquilla, eccoci di nuovo pronti a partire, per rilanciare la vicinanza fattiva di volontari generosi e cercare di promuovere iniziative utili a tutti. Utilità pratica e umana: dimensioni, queste, che ci aiutano a migliorare la nostra consapevolezza di essere tutti concittadini del mondo. Gianni Lazzarotti direttore dell’Ufficio missionario diocesano