
Attacco di “Idee in Comune” “si faccia chiarezza anche per la presenza di un assessore tra le persone coinvolte”

Truffa, abuso d’ufficio e falso, sono davvero pesanti i reati contestati dalla procura di Massa ad alcuni componenti di due precedenti giunte di Aulla e dipendenti comunali per i lavori effettuati alla frana di Malacosta. Sarà ora il giudice per le udienze preliminari a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura nei confronti dei numerosi indagati fra ex amministratori e dipendenti pubblici: l’udienza preliminare è stata fissata il 22 novembre dal gup a Massa. Tutto inziò il 31 ottobre 2010 quando la frana di Malacosta costrinse alcuni cittadini che abitavano nelle vicinanze ad evacuare l’area perchè il perimetro interessato dal movimento franoso, secondo i tecnci di allora, era instabile e suscettibile di altri movimenti. Venne quindi deciso di procedere con dei lavori per il ripristino urgente della stabilità del versante franato e per riportare in sicurezza le case evacuate.

Per completare l’opera, nell’aprile 2015, fu approvato un finanziamento di 500mila euro. Secondo la contestazione della procura quei lavori eseguiti subito dopo la frana, sarebbero stati affidati con la procedura della “somma urgenza” senza però seguire tutti i passaggi burocratici necessari, con l’istituzione di una regolare gara di appalto fra ditte. Il tutto reso ancora più opaco dall’affidamento diretto a una ditta già incaricata in passato di altri lavori per conto dell’amministrazione comunale.
Sulla vicenda è intervenuto in maniera polemica la minoranza di “Idee in Comune” dopo che è emerso tra i nomi delle persone coinvolte, quelle di un assessore della giunta Valettini. “Urga fare chiarezza riguardo a questa inchiesta – evidenziano da Idee in Comune -, non tanto per le persone coinvolte, che comunque riteniamo dovrebbero fare autonomamente un gesto di coraggio e opportunità politica rimettendo le proprie deleghe per liberare l’attuale Amministrazione da ogni dubbio, ma soprattutto perché la vecchia Giunta Simoncini aveva attinto a 357.200 euro da specifici fondi regionali, somma che oggi sembrerebbe essere stata revocata, tra le altre cose, per la non correttezza nelle comunicazioni tra gli enti durante anche questa ultima Amministrazione”.