
Celebrazioni in occasione del patrono

Come da tradizione, domenica 23 settembre, Mocrone ha onorato il patrono San Maurizio, soldato romano che, dopo aver aderito al Cristianesimo, non ebbe timore di perdere la vita terrena per diffondere il messaggio di Gesù. Essendo patrono degli Alpini, ed essendo la vetusta Pieve a lui dedicata santuario nazionale degli amici “dalla lunga penna nera”, il paese si è svegliato allo sventolare delle bandierine tricolori, sinonimo di unità, di identità, di popolo che si riconosce nei valori della Costituzione. Presenti gruppi provenienti dalla Lunigiana e dalla provincia di La Spezia, autorità e simpatizzanti poiché loro, gli Alpini, godono di larga stima per la collaudata generosità, l’altruismo e la sana allegria.

Hanno sfilato durante la processione unitamente alla banda e all’esuberanza di tanti bimbi, orgogliosi di mostrare il piccolo tricolore, nel ricordo di chi ha dato la vita per la Patria,la libertà e la democrazia. La santa messa delle ore 11 è stata solennizzata dai canti del Coro parrocchiale, eseguiti con bravura e attinenti alla Parola proclamata. Il parroco don Pietro Giglio ha richiamato i fedeli a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo “è un linguaggio controcorrente quello di Gesù – ha ribadito don Pietro – la croce che ci invita a prendere e a seguirlo non sono le sofferenze e la morte ma è uno stile di vita che implica il servizio. Il cristiano deve essere primo nel dono di sé, nei gesti d’amore come ha saputo fare il nostro patrono e come sanno fare i volontari e gli Alpini”. A San Maurizio chiediamo di intercedere presso il Padre, aiutandoci a non temere i venti e le tempeste dell’esistenza. Nella consapevolezza che solo il Maestro è l’ancora che dà sicurezza e la vela che ci permette di prendere il largo. i.f.