
Per la Promozione, tutto secondo pronostico e il quadro al momento pende a favore della Pontremolese. In Prima il Serricciolo perde un’altra occasione per risalire la china, ma forse è solo una conferma che proprio non si vuole provare a salire. In Seconda poco di nuovo, cresce solo il rischio che i play off siano una questione a due. Per la Terza, giornata piena che conferma lo status quo ante e dice più che mai che i giochi sono fatti e resta solo come andranno a confrontarsi le contendenti alla seconda promozione.

Sinceramente, forse anche per il clima pasquale favorito da un tempo finalmente accettabile, aspettavamo solo di sapere come sarebbe andato il recupero del Serricciolo per capire se avanzava una qualche possibilità di raccogliere qualcosa in questa stagione che sembra più che mai segnata dall’anonimato. Invece, ma ci avremmo scommesso, le cose sono andate come era nelle previsioni, ovvero la squadra di Andreazzoli ha dato l’impressione di volere a tutti i costi portare a casa l’intera posta ma, chissà perché, alla fine, ne è uscito un risultato in bianco che probabilmente allontana le ultime prospettive per gli aullesi di essere della partita che conta e per la Giovanile non ha risolto proprio niente perché il punticino la relega più che mai tra le papabili alla lotteria finale dei play out. Insomma, l’ultima vera possibilità che ancora sembrava avanzarci per sperare che questa stagione ci desse un minimo di entusiasmo, è nuovamente naufragata e ci tocca, una volta di più ripeterci che, se andrà di lusso, raccoglieremo qualche briciola, ma, se andrà come è nelle previsioni, non solo non raccoglieremo proprio niente ma va a finire che pagheremo anche lo scotto della nostra infingardaggine, come dire che daremo un significato concreto alla nostra incapacità di essere adeguatamente protagonisti in un giro di tornei che, proprio quest’anno, non hanno espresso niente di eccezionale, ma solo una routine desolante nella quale bastava avere un po’ di attributi per uscirne alla grande e fare vedere come si può dominare una situazione anche senza investire troppo. Se si tiene conto, infine, che proprio il Serricciolo sembrava poter essere l’interprete logico di una situazione come quella che si è presentata, è tutto dire perché, incredibilmente, un sogno gestito e cullato al solito per un lungo frangente, non è mai stato messo in condizione di concretizzarsi, al punto che ci chiediamo ancora una volta che cosa ci stia a fare una squadra a questi livelli e perché cerchi di provare ad esserci, per poi crollare così. Molto meglio fare come il Podenzana che, se deve fare delle figuracce, le va a fare in Terza dove nessuno pretende niente se non salvare la faccia e, a volte, neanche quella, come si può ben vedere. In sostanza, ma non è questo il momento previsto per le riflessioni d’occasione, che rinviamo alla prossima puntata, il quadro che è uscito da questo turno, stranamente riservato ad una pausa che nessuno riesce a comprendere, a meno che non riteniamo che ai vertici della Lega ci siano dei maghi che sapessero ben prima del tempo che la stagione avrebbe complicato le cose, in qualche modo sistema le prospettive e se non pone paletti negativi, per lo meno induce a pensare che la possibilità che non tutto tracolli si va facendo più concreta.

Pensiamo, in particolare alla Promozione dove la sequela dei recuperi per una volta è tornata concretamente a nostro favore. La classifica, infatti, ha assunto una dimensione abbastanza rassicurante, perché la Pontremolese ha visto confermata la distanza dalla zona a rischio, un piccolo vantaggio di quattro lunghezze da consolidare nei prossimi cinque turni, con discreti margini di sicurezza derivanti dal fatto che quasi sicuramente uno dei posti retrocessione sarà occupato dalla penultima il cui distacco dalla quint’ultima è ben superiore alle dieci lunghezze e, quindi, il problema della terza retrocessione dovrebbe essere un fatto a due e non a quattro. Certo, la cosa non è davvero consolante perché davvero ci saremmo aspettati di meglio; però, per come sono andate le cose sarà meglio accontentarsi e prendere atto che, alla lunga, almeno la salvezza si sta consolidando, cosa che, nel recente passato, non era proprio scritta. Ovviamente, saranno in molti a chiedersi se dalla Seconda proprio non dobbiamo attenderci qualcosa. Dovessimo esprimere un giudizio spontaneo e senza secondi fini diremmo che se uno schiaffone ci poteva venire da qualche parte, oltre ovviamente che dalla Promozione, questa era proprio la Seconda dove, sulla carta, doveva covare tutta una serie di attese difficili da definire viste le ambizioni messe sul tappeto prima ancora che la palla fosse messa al centro del campo per la prima volta. Evitiamo di scendere nel dettaglio, cosa che faremo presto, ma di certo, quanto è successo fino a questo momento è la dimostrazione più palese che il nostro calcio è sulla strada giusta per chiudere il conto con la propria storia passata e che quanto andiamo scrivendo anno dopo anno non è altro che la consacrazione della nostra pochezza, ovvero del fatto che probabilmente teniamo il pallino solo per il gusto di esserci, ma non siamo assolutamente in grado di allestire qualcosa di concreto per cercare di essere all’altezza della situazione. Nei fatti, si fanno tanti discorsi, si mettono in piedi tutta una serie di castelli senza fondamento e, nel momento di fare vedere cosa valiamo davvero, franiamo senza una qualche giustificazione per lasciare spazio a formazioni che, sulla carta non sono certo corazzate d’assalto, ma banali squadrette di poca sostanza che, però, di fronte alle nostre, si rivelano squadroni. Chiaro che a dare un senso al livello non è certo il valore altrui, ma proprio la nostra scarsità che vediamo espressa in maniera inequivocabile in ogni occasione. Calcolando che avanzano ancora cinque turni, ci rimane anche solo di sperare che almeno qualcuno abbia la forza di mettersi in luce e piazzare il colpo giusto per entrare nei play off, cosa nient’affatto facile proprio nei numeri che rischiano di farsi proibitivi se non verrà fuori quella voglia di emergere che fino ad ora non abbiamo visto in casa di nessuno. Quanto alla Terza, che è stata l’unica ad avere disputato il turno regolare, non ci resta che prendere atto che le cose non sono cambiate almeno per quanto riguarda il predominio del torneo. Il Pietrasanta non smette di viaggiare a livelli altisonanti e, anche se le nostre tengono il passo, l’occasione dell’aggancio, a suo tempo fatta con tanta gagliardia, è ormai sfumata e avanza solo di evitare lo scontro diretto immediato per puntare alla seconda promozione. Stando ai risultati, le cose sono andate per il verso giusto perché il lanciatissimo Cerreto ha segnato al momento il passo e le nostre si sono sistemate in seconda e terza posizione intenzionate a reggere il pallino fino alla fine, sapendo che solo così sarà possibile evitare lo scontro diretto immeditato, per magari fare in modo che se qualcosa può restare in ballo sia solo cosa nostra. Non ci resta che questo, che non è molto, ma quanto basta per dire che non tutto sta tracollando, ma almeno ai livelli più bassi, qualcosa siamo ancora in grado di costruire. Che è poi la sostanza più vera della nostra storia.
Luciano Bertocchi
