Tutto è dono di Dio: suor Maria Paola Cardellini nell’ordine della Visitazione di S. Maria

Sabato scorso a Baggiovara la Professione solenne

44suora_paola_cardellini 2Come annunciato la scorsa settimana, sabato 18 novembre, nel monastero in Baggiovara – Modena si è svolta la celebrazione della Professione solenne di suor Maria Paola Cardellini nell’ordine della Visitazione di S. Maria, famiglia religiosa dedita alla vita contemplativa, fondata da s. Francesco di Sales e s. Giovanna Francesca di Chantal. Ha presieduto la celebrazione l’Arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia, mons. Giuseppe Verucchi, circondato da numerosi sacerdoti; tra di essi anche don Bernardo Marovelli, parroco di Fivizzano, città di origine della religiosa. Suor Maria Paola Cardellini, che è nata a Marina di Massa nel 1967, ha iniziato il suo percorso vocazionale nel 2007; dopo un’interruzione di due anni, nel 2009 Maria Paola Cardellini è rientrata in monastero ed ha pronunciato la Professione temporanea nel 2014. Alla cerimonia di sabato erano presenti i tre fratelli con le loro famiglie e diversi parenti, in mancanza dei genitori morti nel breve periodo di quattro mesi: la data del 18 di novembre è stata scelta da suor Maria Paola proprio perché coincidente con il primo anniversario della morte della madre. Qui a fianco pubblichiamo la testimonianza della religiosa sulla sua esperienza di fede e vocazione.

44suora_paola_cardelliniLa storia della mia vocazione inizia fin dalla tenera età, fin da piccola avevo un sogno “nel cassetto” che custodivo con amore: quello di aiutare i bambini poveri, particolarmente quelli dell’Africa. Intanto compensavo questo desiderio nel dedicarmi ai bambini che incontravo nel mio cammino, cominciando dai miei fratelli più piccoli. All’età di 14 anni ho scelto la scuola per maestra d’asilo e, una volta diplomata, ho insegnato per anni in vari asili di Modena. Ero felice nel poter essere tutta per loro e sentivo la grande responsabilità che l’adulto ha con una creatura in formazione. Di quando in quando pensavo come sarebbe stato bello andare in Africa ad aiutare bambini meno fortunati. Nel 2005 ho deciso di vedere se potevo esaudire il mio sogno che continuava ad accompagnare la mia vita. Ora, ripensando a quel periodo, posso dire che il Signore ha benedetto quel momento. Mille difficoltà ostacolavano la partenza, il lavoro, l’aspettativa non concessa, ma io mi sentivo forte, avevo un coraggio che mai ho sentito nella mia vita. Era Lui che mi portava e io mi lasciavo portare. Quando tutto sembrava remare contro il mio progetto, ho invocato lo Spirito Santo e ogni cosa si è risolta. Non mi sembrava vero, avevo ottenuto il permesso, potevo partire e compiere ciò che mi stava più a cuore, ma non sapevo che quello che mi aspettava non era solo il coronamento al sogno, ma solo un inizio, una svolta della mia vita. Dopo pochi giorni, il donarmi ai bambini africani non mi bastava più, sentivo un vuoto ed è così che ho iniziato a pregare spontaneamente in ogni dove: per le strade, nelle case dove andavo, mentre giocavo con loro, ecc. Tornata a Modena non capivo cosa mi stava accadendo: tutto aveva una dimensione diversa, e mi sentivo come un pesce fuor d’acqua. La mia vita era capovolta, ciò che prima aveva una certa importanza, ora era quasi banale. Il Signore stava facendosi posto in me. Così iniziai a partecipare alla S. Messa ogni mattino e a recitare il S. Rosario al termine del lavoro. Il mio padre spirituale mi consigliò di fare, un ritiro in Monastero per un discernimento e ascoltare cosa il Signore mi volesse dire. Fu durante questo ritiro che sperimentai una grande pace e sentii che finalmente stavo realizzando il mio sogno: aiutare spiritualmente tutti i bambini e non solo quelli intorno che potevo fisicamente avvicinare. Il 31 maggio 2007 entrai in Monastero. Due anni più tardi il Signore mi chiese il grande sacrificio di lasciare l’abito religioso e ritornare in famiglia per una grave situazione familiare. Imparai così che nelle vie del Signore bisogna essere sempre pronti a tutto. Quest’ultimo anno è stato ricco di grazie per me. Il Signore ha trasformato il momento che paventavo più doloroso della mia vita, la morte dei miei genitori, in profonda gioia, tanto da farmi scegliere, come giorno ideale per le mistiche nozze con Gesù, mio Sposo, la data della salita al Cielo della mia mamma. Sono certa che loro, i miei amati genitori, festeggeranno con noi, questo giorno di festa, nella “Piazza d’oro della Gerusalemme celeste”. (Suor Maria Paola Cardellini)