Fraternità sacerdotale “Il sacramento dell’ Ordine ci fa fratelli di sangue in Cristo”

Mons. Castellani ha presieduto a Pontremoli il Pontificale per la Giornata della Fraternità sacerdotale

Il vescovo Giovanni saluta mons. Castellani, arcivescovo di Lucca; sulla destra, mons. Binini.
Il vescovo Giovanni saluta mons. Castellani, arcivescovo di Lucca; sulla destra, mons. Binini.

Sabato 1° luglio, la nostra diocesi ha celebrato nella concattedrale di Pontremoli la Giornata della Fraternità Sacerdotale. La Chiesa tutta pone tale ricordo il venerdì dedicato al Sacro Cuore di Gesù, ma da alcuni anni la nostra diocesi, data la vicinanza tra le due feste, ha preferito abbinare la Giornata alla festa della Madonna del Popolo.
Cadendo quest’ultima di domenica, si è reso necessario anticipare di un giorno l’iniziativa per favorire la partecipazione dei sacerdoti. Papa Francesco, riflettendo sul ministero sacerdotale, ha ricordato che senza la grazia di Dio e lo sguardo di misericordia col quale Egli ha scelto i suoi ministri nel sacerdozio il prete è un uomo povero e privo di forza: “Il sacerdote è una persona molto piccola: l’incommensurabile grandezza del dono che ci è dato per il ministero ci relega tra i più piccoli degli uomini. Il sacerdote è il più povero degli uomini se Gesù non lo arricchisce con la sua povertà, è il più inutile servo se Gesù non lo chiama amico, il più stolto degli uomini se Gesù non lo istruisce pazientemente come Pietro, il più indifeso dei cristiani se il Buon Pastore non lo fortifica in mezzo al gregge. Nessuno è più piccolo di un sacerdote lasciato alle sue sole forze”. 

Un gruppo di sacerdoti della diocesi in Concattedragle a Pontremoli per la giornata di sabato 1 luglio
Un gruppo di sacerdoti della diocesi in Concattedragle a Pontremoli per la giornata di sabato 1 luglio

Alle 11, nella concattedrale, ha avuto inizio il solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo di Lucca, mons. Italo Castellani, alla presenza del vescovo Giovanni, del vescovo emerito Eugenio, assieme a tutti i sacerdoti e ai diaconi della diocesi. È stata l’occasione per ricordare i 25 anni di Ordinazione Presbiterale di don Aldo Nigro, dei 50 anni di Ordinazione Presbiterale di don Edoardo Mori e di don Carlo Alberto Tongiani, dei 25 anni di Ordinazione Diaconale di Emilio Pancini, Nino Bologna, Luciano Bigini e Domenico Lorenzetti, veri e propri pionieri del diaconato permanente nella nostra diocesi. Tutti hanno offerto con dedizione la loro vita nel ministero ed il vescovo ha voluto ringraziarli uno ad uno con un dono.

L'ingresso di mons. Castellani nella Concattedrale a Pontremoli
L’ingresso di mons. Castellani nella Concattedrale a Pontremoli

Nell’omelia, mons. Castellani ha incentrato la sua attenzione sull’aspetto vocazionale, sottolineando, in chiusura, alcuni punti “che a me stanno a cuore, sui quali insisto anche nella formazione dei preti giovani, ma non solo”. Riguardo alla comunione ecclesiale: “Che prete è il presbitero che appena prete mette su bottega in proprio, si ritiene autosufficiente e autoreferenziale?”.
Riguardo al magistero: “Nessun prete dica ‘Io sono di papa Benedetto, io sono di papa Francesco’; non è possibile avere queste visioni distorte, piccole”. Riguardo al presbiterio: “Il sacramento dell’Ordine ci fa fratelli di sangue in Cristo, in quella porzione di Chiesa che per voi è la Chiesa di Massa Carrara Pontremoli”.
27Giornata_Sacerdotale2017dRiguardo alla fraternità presbiterale: “Non è un fatto solo sociologico, è un fatto sacramentale; il nostro dna presbiterale è la fraternità sacramentale; l’abbraccio di pace dell’Ordinazione è il segno visibile di un nuovo stato di famiglia; la vostra famiglia è il presbiterio di Massa Carrara Pontremoli”.
“Passaggi essenziali su parole note, punti fermi sui quali non si può transigere, su di essi si deve fare l’esame di coscienza”. Mons. Castellani ha concluso la sua omelia ricordando il Servo di Dio Enrico Bartoletti, suo predecessore a Lucca, di cui è in corso la causa di beatificazione. Parlando dei problemi che quarant’anni fa caratterizzavano la vita della Chiesa, diceva: “Se il Signore ci chiama a vivere questi tempi difficili, è segno che ci vuole bene”.
Al termine della celebrazione è stato distribuito a tutti i sacerdoti presenti un opuscolo recentemente pubblicato dalla CEI inerente alla formazione permanente dei presbiteri, offerto dai Serra Club di Massa Carrara e Pontremoli Lunigiana. Il momento di fraternità è poi proseguito con il pranzo in Seminario.

Don Fabio Arduino