
Viet Thang Nguyen è nato nel 1971 ed è uno dei tanti vietnamiti rifugiatisi negli Stati Uniti dopo la caduta di Saigon nel 1975. Saggista, insegna alla università Southern California e con questo suo “Il simpatizzante” (Edizioni Neri Pozza traduzione di Luca Briasco pagg. 512 Euro 18) ha vinto il Premio Pulitzer 2016.
La storia è la confessione che l’io narrante fa in un luogo imprecisato a interlocutori altrettanto imprecisati (poi comunque il lettore avrà tutte le risposte ai suoi possibili interrogativi) sulla sua attività di spia. Nel Vietnam del sud che sta per cadere dietro l’attacco delle armate del nord “il capitano “ assistente del generale capo della polizia di Saigon ci dà la sua versione dei fatti.
Figlio di una vietnamita e di un europeo è stato cresciuto ed istruito all’interno della ideologia comunista, è stato infiltrato nell’esercito del sud dove, per la sua capacità e competenza, ha scalato le gerarchie fino ad arrivare ad essere l’assistente insostituibile del generale comandante della polizia di Saigon. Riuscendo grazie alla sua abilità ed accortezza a mantenere i rapporti coi compagni che gli hanno affidato la pericolosa missione ed a cui negli anni è riuscito a fornire preziose informazioni.
Nella caduta di Saigon intravede la possibilità di poter finalmente liberarsi della doppia vita cui è costretto ma i suoi mandanti gli impongono di seguire il generale nella sua destinazione negli Stati Uniti e di conservare la sua copertura per ulteriore lavoro di spionaggio. Non può rifiutare ed inizia la sua nuova vita americana. Non sarà agevole perché il generale si sta adoperando per un rientro in Vietnam attraversi il Laos per un , forse improbabile, tentativo di controrivoluzione. Nel frattempo serpeggiano voci di una spia vietcong all’interno del gruppo del generale, sarà necessario anche il delitto per fugare i sospetti. Il rientro attraverso il Laos, come prevedibile, si rivela un fallimento, tutti i componenti del commando vengono uccisi o, come nel caso del nostro doppiogiochista , catturati. Fine del possibile riassunto della narrazione, il seguito sarà possibile solo ottenerlo con la lettura del romanzo veramente irresistibile. Una trama di vertiginosa proliferazione: innanzitutto la storia personale del protagonista dalle sue origini miste alle amicizie ed ai legami che inevitabilmente si formano per essere subito negati alla luce delle necessità “superiori”, la causa prima di tutto, i sentimenti che devono essere repressi quando non cancellati, la necessità di cambiare mondo ed atteggiamento anche quando questo comporti la cancellazione della\propria identità non solo anagrafica ma anche profondamente intima.
La capacità infinita dei possibili adattamenti (in questo caso con una puntata nel mondo del cinema di assoluta e rara, graffiante ed impietosa efficacia) fino alla soluzione finale se non del mistero comunque della verità riguardante la nostra diversità e la possibile accettazione della stessa nei riguardi dell’universo mondo. Per Viet Thang Nguyen un Pulitzer ed un successo strameritato.
Ariodante Roberto Petacco