Nella parrocchia della Filanda i corsi di italiano per stranieri

Iniziati ad Aulla, sono frequentati regolarmente da oltre 60 persone. Un contributo per migliorare il servizio di Istruzione per gli Adulti

09aullaUna delle tante nuove sigle con cui operatori di settore definiscono luoghi, servizi, ruoli: CPIA. Significa Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti. I corsi di istruzione per adulti nella nostra provincia, compresi quelli che si svolgono presso gli istituti di prevenzione e pena, sono organizzati in Percorsi di istruzione di primo livello e Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Si svolgono in varie sedi, in diverse parti della provincia, anche presso gli Istituti di Pena.
In Lunigiana, oltre a quello nell’istituto Penale Femminile Minorile di Pontremoli c’è un corso con sede ad Aulla, negli anni passati ospitato nella Biblioteca Comunale per 12 ore settimanali distribuite in tre giorni. Quest’anno, però, dai dirigenti comunali sono state sollevate obiezioni che, sul momento, hanno lasciato il servizio senza sede: alla fine sono stati concessi i locali degli anni precedenti ma solo per due giorni e per un totale di sole 6 ore. Questa scelta è risultata incomprensibile alle istituzioni che partecipano al progetto, tenuto conto delle aumentate richieste di iscrizioni ai corsi: oltre 60 persone. Negli anni i corsi sono stati anche sostenuti dalla Caritas di Aulla, in particolare con la presenza di numerosi insegnanti volontari che hanno coadiuvato i docenti e seguito gli studenti.
La scelta dei volontari di essere presenti in questo servizio pubblico è legata al fatto che tali corsi sono frequentati quasi esclusivamente da immigrati, spesso analfabeti e con pochi mezzi di sussistenza, in particolare da richiedenti asilo senza nessuna rete di collegamento e senza strumenti di inserimento se non i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) che li ospitano, strutture nate da poco e provvisorie. I volontari hanno ben chiaro che il possesso degli strumenti comunicativi permette all’immigrato di essere autonomo e capace di relazione con la realtà circostante.
L’inclusione è anche il più efficace strumento di pace sociale evitando fraintendimenti, ghettizzazioni e rigurgiti razzisti ed è anche modalità principale di prevenzione per evitare possibili derive delinquenziali e di fanatismi religiosi.
Per questi motivi il Vescovo, mons. Giovanni Santucci, attraverso gli uffici di Caritas Diocesana, si è adoperato perché il servizio di Istruzione per gli Adulti di Aulla recuperasse la dignità dovuta al rispetto delle persone e delle leggi dello Stato. Si è tessuta una rete di contatti e relazioni con la direzione del CPIA, con la Prefettura, con i docenti, con i volontari e con il parroco di Aulla e si è potuti arrivare ad una soluzione alternativa.
Da questa settimana i corsi saranno ospitati presso i locali della parrocchia “Maria Ausiliatrice” alla Filanda di Aulla; il servizio si svolgerà nei giorni di martedì, giovedì e venerdì per un totale di 13 ore, più una serie di ore di sostegno offerte dai volontari. Tale soluzione si è resa possibile per la disponibilità del parroco, don Giovanni Perini, dei volontari e con il sostegno economico della Caritas Diocesana. È una soluzione provvisoria per quest’anno, nella speranza che, dal prossimo anno scolastico, le istituzioni pubbliche siano in grado di rispondere direttamente ai doveri previsti. Così come rimane l’intenzione di offrire il servizio nel pomeriggio come a Massa e a Carrara, per andare incontro ai lavoratori, e di mettere in rete il servizio dei CAS, che hanno l’impegno di fornire lezioni di lingua italiana.

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