Giovani in Provincia: allarme rosso per alcool, droga e gioco d’azzardo

Dal convegno “Giornata dedicata all’educazione alla legalità” a Massa è emerso un quadro preoccupante degli stili di vita dei giovanissimi. Scende l’età di avvio a comportamenti legati alle dipendenze

I giovani l'abuso di alcool
I giovani l’abuso di alcool

Non sono lo “zuccherino” degli adulti, i giovanissimi. Ma il piatto forte. E non sono nemmeno i cittadini di domani, bensì quelli di oggi anche se, ancora, non pagano le tasse. Abbiamo tutti bisogno della loro presenza, della loro esuberanza creativa ed emotiva, del loro librarsi nel cielo della vita. Ed allora necessita, da parte degli adulti, educare, formare, sostenere, istruire, incoraggiare, redarguire, costruendo insieme percorsi, passioni, ideali nuovi rafforzando i pilastri dei valori, a partire dal dono della vita. Purtroppo i dati relativi al consumo di alcool, tabacco e droga rivelati dal responsabile dell’Area delle dipendenze per l’Asl Toscana Nord-Ovest, Riccardo Varese, non permettono sonni tranquilli agli educatori, in qualsiasi ambito essi agiscano. Durante il convegno intitolato “Giornata dedicata all’educazione alla legalità”, svoltosi nei giorni scorsi al Palazzo Ducale di Massa, è emerso un quadro preoccupante per tutto ciò che concerne le suddette dipendenze a partire dall’età di 13 anni. “Nell’ultimo anno – dice Varese – sono stati trattati più di 7.600 utenti, di cui 1.200 circa nella sola nostra provincia. Il rapporto, fra dipendenze da alcool e droghe, è del 30 e 70% rispettivamente.

gioco-azzardoL’incidenza fra i giovanissimi c’è e l’abuso può sfociare nel tunnel della dipendenza. Il primo approccio al “vizio” comincia molto presto, già nelle prime classi della scuola media, quando il fisico è ancora in formazione, pertanto debole e fragile. Si allarga il fenomeno del “binge drinking”: una specie di “indigestione” di alcool in tempi brevissimi. Da non sottovalutare altre dipendenze del comportamento come il gioco d’azzardo per il quale – continua – dal 2008 ad oggi a Massa-Carrara sono state seguite da specialisti circa 60-70 persone l’anno per un totale di 150 casi”. La prevenzione resta lo strumento più valido per informare e far prendere consapevolezza ai ragazzi dell’importanza di sani stili di vita per il benessere psicofisico. Va in tale direzione il progetto “Creativamente”, che compie otto anni, sostenuto dalla Regione Toscana e da altri Enti con l’obiettivo primario di parlare ai giovani utilizzando il loro linguaggio in un mix di saperi e di esperienze per un’azione formativa capillare ed incisiva. Grazie all’ultima legge di Stabilità, la Toscana ha stanziato un milione di euro per l’Asl Nord-Ovest: 300mila sono destinati all’inserimento in comunità per il recupero. A breve verrà attivato il nuovo Progetto “Youngle” in base al quale un pool di psicologi formerà un gruppo di ragazzi i quali, un paio di volte la settimana, risponderanno online alle domande di altri coetanei per combattere l’isolamento sterile e pericoloso, sempre in agguato nonostante la rete dei social. Non possiamo non soffermarci sul periodo critico dell’adolescenza; periodo di pulsioni, di ribellione; un’età che dura un attimo ma che può produrre buoni o cattivi frutti per l’intero arco dell’esistenza. La trasgressione è a portata di mano, oggi più di una volta, con strumenti più sofisticati e più pericolosi. Un tempo era abbastanza chiaro cosa fosse trasgressione, dove fosse posta l’asticella del lecito e dell’illecito, dove fosse il confine superato il quale sarebbe scattata la riprovazione dell’adulto. Oggi, spesso, c’è la tendenza a dire che tutto va bene, un atteggiamento che favorisce il dilagare delle trasgressioni. Il condono educativo non paga. Mai.

Ivana Fornesi