
In un panorama che torna pian piano di nuovo ad animarsi
Gli azzurri, quasi irriconoscibili, si fanno infilare dal Calenzano che vince al Comunale con pieno merito. Aullesi in ripresa e grazie alla vittoria di misura si riaccostano alla vetta. Seconda più che mai instabile con un nuovo stravolgimento in testa: cade il Tirrenia e si riforma un pattuglione con dentro un Monzone poco brillante e un FilVilla sempre più determinato. Ancora a secco Filattierese e Palleronese, mentre Monti e Fivizzanese fanno il pieno. In Terza sorpresa del Fosdinovo e il Mulazzo prova a ripartire. A punti l’Atl. Podenzana, mentre crollano OM e Barbarasco.

Ci si può stupire se, uscendo dallo stadio, dopo che la squadra di casa è stata battuta di misura, dopo un confronto a dir poco insignificante, la gente riesce ancora a sorridere quasi fosse disinteressata a quanto accaduto sul campo. C’è da domandarsi se l’atteggiamento di indifferenza, vogliamo credere apparente, sia dettato dallo scarso significato dell’evento, in fondo per altro meritato negli effetti, o piuttosto da una disaffezione subdola, ma crescente, che cogli per caso nelle battute salaci lanciate qua e là da chi abbandona le tribune alla ricerca di po’ di calore dopo tanto freddo sofferto per niente. La sensazione finale, un grande senso di amarezza perché il sogno appena cullato ha subito un’altra botta devastante e, soprattutto, alla base del disastro una pochezza avvertibile che diventa anche difficile immaginare che possa essere integrata in qualche modo. La Pontremolese, infatti, si è vista per brevissimi frangenti e solo nella prima frazione, mentre il Calenzano è cresciuto lentamente, mettendo a nudo tutti i difetti attuali e non solo dei padroni di casa quasi impossibilitati a resistere alle sventagliate in avanti degli ospiti e, soprattutto, incapaci di mettere assieme anche solo una qualche intenzione velleitaria. Che sia finita con un rigore sul quale il solito arbitro di bassa lega poteva benissimo sorvolare visto che l’interpretazione poteva essere solo soggettiva e poteva portare anche ad un fallo sul portiere piuttosto che alla massima punizione, mantenendo così un equilibrio che alla lunga avrebbe accontentato tutti, esaspera solo il senso di disagio. Inoltre, la solita mania di protagonismo si è condita di danni ulteriori che peseranno sul futuro assieme ai tanti problemi in atto, con la sensazione che, o succede qualcosa di importante, o, piano piano, la squadra scivolerà verso lidi preoccupanti tali da allontanare sempre di più una tifoseria che ha cercato in tutti i modi di riproporsi, ricevendo per ora solo minime risposte, non certo tali da suscitare più di tanta perplessità piuttosto che entusiasmo. Naturale, però, attendersi il riscatto visto che nella prossima, ancora al Comunale, arriverà il Lammari, al momento penultimo della graduatoria. Se le cose non dovessero andare a modino ci sarà davvero da preoccuparsi. Colpo di coda invece del Serricciolo che ritrova la verve e riesce a batte il Giovanile Sextum dopo avere sofferto l’indicibile soprattutto a causa di un rigore di cui anche gli ospiti si sono chiesti il motivo e miracolosamente sventato dal portiere di casa. Che contavano in sostanza erano i tre punti, cercati in tutti i modi e ottenuti con pieno merito, che valgono un rientro a pieno titolo nella zona alta della classifica, dove ancora si fatica ad individuare quale sarà la vera protagonista di stagione, avvallando il teorema di cui dicevamo di recente. Che conta, però, è il nuovo perentorio balzo in avanti per un bottino sempre più cospicuo che rasserena l’ambiente e potrebbe essere foriero di qualcosa di importante. A tenere banco a più diverso titolo e per la quantità delle protagoniste è comunque la Seconda, dove una settimana per l’altra registriamo novità che rendono sempre più allettante la tenzone e sembrano allargare le nostre prospettive di raccogliere qualcosa. Intanto, quasi per non smentirsi, il Tirrenia ha segnato il passo e le inseguitrici ne hanno approfittato, chi più chi meno, per sopravanzarlo. In primis la Torrelaghese e, a seguire, ad una sola lunghezza, un FilVilla sempre più pimpante che ha piazzato l’acuto giusto a Ricortola per limare ulteriormente le distanze dalla vetta e dichiarare esplicitamente di voler essere della partita. Punto d’oro anche per il Monzone che è uscito indenne dalla sfida in casa del Poveromo e affianca i gialloneri tenendo d’occhio una vetta che non si decide a trovare un padrone certificato. Il passo è stato importante perché si trattava dello scontro clou di giornata e trarne qualcosa può valere più di una vittoria. Molto bene anche Fivizzanese e Monti che pur guardando la situazione da una zona ancora poco visibile, vanno per la loro strada mettendo in cassa punti importanti per quando la bagarre si farà più serrata. I medicei hanno liquidato la solita Palleronese, ancora incapace di tirare fuori del tutto le unghie, ma stavolta un po’ più decisa tanto da mantenere incerto il confronto per un lungo frangente. Per i liccianesi, invece, una vera prova di carattere di fronte ad un Atl. Carrara indomito che ha mollato la presa solo nel finale, dopo una lotta all’ultimo sangue, quando gli ospiti hanno affondato il colpo e non c’era più lo spazio per tentare il recupero. Ancora una sconfitta pesante per la Filattierese che proprio non riesce a trovare il verso giusto per dare un senso concreto alla sua stagione. L’impressione corrente è che la squadra non voglia uscire da una specie di trance agonistica che impedisce quasi di capire che la partita inizia quando l’arbitro fischia e che occorre da subito opporsi a chi ti aggredisce, altrimenti tutto si complica subito. Sta succedendo ormai da troppo tempo ed è meglio cominciare a suonare la sveglia. Per chiudere al solito con la Terza, da troppo tempo ormai non più oggetto del nostro desiderio di purezza e di sana voglia di confrontarsi, dove ci conforta il fatto che forse qualcosa torna a muoversi e le nostre sembrano vogliano almeno cercare di salvare la faccia rinunciando ad essere le solite cenerentole. Intanto, prendiamo atto del ritorno alla vittoria del Fosdinovo che si toglie lo sfizio di andare a vincere in casa del Paradiso, a dire che forse il desiderio di recitare un ruolo di un qualche effetto non è stato del tutto dimenticato. Ma, la giornata in qualche modo riesce a riportare un po’ di serenità perché il Mulazzo, dopo il paio di schiaffoni imprevisti, ritrova la strada per andare a pareggiare in casa del Versilia per un punto importante che non muove solo la classifica, ma dice che la squadra è sulla via per superare la crisi imprevista e devastante. Allettante, poi, anche se gli effetti sono quelli che sono. il pareggio dell’Atl. Podenzana ottenuto fuori casa e su un campo nient’affatto facile come quello di Retignano che resta pur sempre una delle contendenti almeno alla bagarre finale. Peccato per OM Pontremoli e Barbarasco che tornano a mani vuote da due trasferte dalle quali potevano chiedere certamente qualcosa di più, soprattutto i biancocelesti che si sono fatti sopravanzare di misura da una San Vitale nient’affatto eccezionale e che alla fine si è ritrovato tra le mani tre punti nei quali forse non credeva proprio. Per il Barbarasco invece, stranamente, ha fatto la differenza l’esperienza del Marina di Massa, eppure, sulla carta, la storia doveva essere del tutto diversa.
Luciano Bertocchi
