Giornata della Custodia del Creato: con i giovani sulle orme dei Santi

32custodia_creatoScrive il Papa nella enciclica Laudato Si’ che la Terra “è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia”. A questo fanno eco i vescovi della CEI, che nel messaggio predisposto per la 12a Giornata per la custodia del creato, sottolineano l’emergenza di un’educazione alla custodia del creato, che esige anche “una formazione dello sguardo, perché impari a coglierne ed apprezzarne la bellezza, fino a scoprirvi un segno di Colui che ce la dona”.
Ed è su queste tematiche che anche la Chiesa locale, in particolare l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia, hanno organizzato la Giornata diocesana per la custodia del creato, in collaborazione con la Pastorale Giovanile, in programma domenica 3 settembre. Nel pomeriggio dalle ore 16 ci sarà un percorso, un pellegrinaggio vero e proprio nella contemplazione della natura e del creato, con partenza dal Centro “S. Giuseppe” di Arpiola (area adiacente al Comune di Mulazzo). Da qui con l’aiuto di alcune guide i partecipanti saranno invitati a compiere un percorso all’interno del Parco fluviale: in particolare saranno i giovani a guidare i “pellegrini” nel cammino, a significare il ruolo delle giovani generazioni per una nuova coscienza ecologica e una cultura della cura del creato.
custodia_creatoSaranno i giovani dell’Azione Cattolica, della “Casa Rossa”, della zona di Mulazzo, del Vicariato di Villafranca e i Gruppi Scout di Avenza, Massa 2, Pontremoli 1 e 2, a condurre i partecipanti in questo pellegrinaggio, dove incontreranno alcuni Santi che offriranno una testimonianza del loro impegno per la custodia del creato e della natura. Il percorso culminerà nella celebrazione della S. Messa all’Arpiola, presieduta dal vescovo Giovanni alle ore 18 nel Centro “S. Giuseppe”. “Consumismo e individualismo rappresentano un vero e proprio ‘attentato’ al creato e alla natura”, ha dichiarato Fausto Vannucci, direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro. “Spesso le risorse di cui disponiamo vengono date per scontate e addirittura illimitate, ma distruggere la natura significa in realtà distruggere noi stessi. Da questa iniziativa ci aspettiamo una presa di coscienza della comunità ecclesiale verso nuovi stili di vita, più rispettosi di ciò che ci circonda e che ci è stato donato da Dio”.