
Numerosi gruppi di turisti e di residenti hanno approfittato dell’iniziativa

Un viaggio alla scoperta dei tesori nascosti di Pontremoli e, già dall’anno scorso, anche di altri luoghi della Lunigiana. Si è confermato un successo l’iniziativa “Chiese e palazzi aperti” organizzata dall’Associazione di turismo responsabile “Farfalle in cammino”.
Un progetto nato nel 2004 con l’idea di permettere ai turisti che s’aggiravano in Lunigiana nei mesi estivi non solo di notare facciate e portali di chiese e palazzi, ma di poterne ammirare anche l’interno, visitando sale e gustandosi “dal vivo” affreschi, dipinti e statue.
Un’idea che si è rivelata vincente, tanto che ha coinvolto anche i “locali”, infatti sono stati in tanti i pontremolesi e i lunigianesi che nel corso degli anni non si sono fatti sfuggire l’occasione di poter entrare in luoghi quasi sempre chiusi o comunque poco accessibili.

E quest’anno si è ribadito l’interesse già maturato nelle edizioni precedenti, come ci spiega il presidente dell’associazione Francesco Bola “tutti gli appuntamenti hanno avuto una buona partecipazione di pubblico”, passando da un minimo di 15-20 persone fino ad un massimo di una cinquantina di partecipanti. Un progetto che è cambiato, già da alcuni anni, rispetto alla sua filosofia iniziale che prevedeva l’apertura continuativa degli edifici coinvolti con alcuni volontari che garantivano l’accesso ai siti resi disponibili per il periodo estivo.

Un impegno che si è dimostrato però difficile da mantenere “sia per le esigenze dei privati che per l’impegno che andava a cadere sulle spalle dei volontari”, spiega Bola, e quindi si è deciso di cambiare formula. Invece che un’apertura fissa si è pensato di predisporre un calendario con varie tappe in cui, in ognuna di essa, si prevedeva la visita guidata ad un singolo sito.
E così è stato anche quest’anno con questa nuova formula che si è incentrata su nove appuntamenti tra il 22 luglio ed il 13 agosto alla scoperta delle tante bellezze che Pontremoli (e non solo) conserva.

Tante tappe che fanno parte ormai della tradizione di questa manifestazione (villa Pavesi Negri, chiesa di San Giacomo di Altopascio, il labirinto nella chiesa di San Pietro, palazzo Ruschi Pavesi e altre ancora) cui si sono aggiunte tre visite speciali nei luoghi più segreti dei borghi di Filattiera, Mulazzo e Bagnone.
E proprio queste ultime hanno avuto il maggior riscontro da parte dei turisti “sicuramente il fatto che uscissero un po’ dall’abituale canone ha fatto da stimolo ai visitatori” sottolinea Bola.
Luoghi poco conosciuti ma di grande valore artistico che testimoniano il notevole patrimonio culturale (e allo stesso tempo il dispiacere che questo non sia più accessibile e disponibile) che viene custodito in Lunigiana. Renderlo visibile e visitabile può far sì questa ricchezza collettiva si traduca in valore reale per l’intera comunità.
(r.s.)