Sconfitta immeritata della Pontremolese che cede al Lampo. Inutile il goal nell’acceso finale. Il Serricciolo si fa raggiungere dai Diavoli Neri, ma porta a casa un punto prezioso. A segno FilVilla, Filattierese e Fivizzanese; perde male il Monti regalando il pratica il risultato alla Torrelaghese. Male il Monzone in campo solo per un tempo. Ma, siamo appena alla partenza e i segnali sono sembrati ai più positivi anche se la squadra che preoccupa di più resta la Pontremolese, apparsa più vogliosa che competitiva.
Sinceramente non sapremmo dirvi quali siano i riscontri morali che ci derivano dai risultati del primo turno ufficiale della stagione. Sono successe tante cose, ognuna di per sé significativa che, però, a una sintesi necessaria di valutazione, ci fa affermare che, in fondo, trattandosi dell’esordio a punti, quasi quasi, a parte alcuni particolari, strappa un’idea di consenso. Il consuntivo, infatti è decisamente positivo, anche se c’è, come naturale, chi recrimina e che rimpiange di non avere raccolto quanto seminato. Partiamo, al solito, dalla Pontremolese che torna dalla difficile trasferta di Lamporecchio senza niente di fatto, se non la soddisfazione di essersi battuta fino all’ultimo per strappare quel punto che avrebbe di certo migliorato il tono della giornata. Invece, come prevedibile, qualcosa in generale non ha funzionato perché la squadra, di fronte al vantaggio dei padroni di casa della prima fase, ha reagito alla grande trovando quel pari che sembrava potere aprire a qualsiasi risultato, visto che le due contendenti, in pratica, si stavano confrontando alla pari, senza che nessuna delle due mettesse in luce qualcosa di diverso, tale da fare pendere da una certa parte la bilancia, I guai, guarda caso, per gli azzurri sono cominciati proprio quando poteva sembrare che l’equilibrio fosse stato messo in discussione da una lecita espulsione. Invece, il Lampo ha reagito con orgoglio e non solo ha trovato il vantaggio ma, quando la Pontremolese ha provato a riaffondare il colpo, ha trovato la maniera di chiudere il conto e in un momento in cui ogni ipotesi di risalita sembrava quasi remota. Così, quando è venuto il gol del tre a due era chiaro che si trattava solo di una consolazione, ma che il risultato era decisamente compromesso. In concreto, emerge anche da questo breve racconto che la sconfitta poteva benissimo essere evitata laddove la squadra, gestendo la situazione a dovere dopo il vantaggio numerico, avesse guardato a controllare le logiche folate dei padroni di casa, utilizzando l’arma che le viene più congeniale, quelle ripartenze che hanno fatto la fortuna degli azzurri negli ultimi anni. Invece, si è capito subito che mancavano i presupposti per reimpostare la partita e che, al momento opportuno, non è emersa quella leadership che avrebbe dovuto accendere la luce giusta per pilotare la nave e condurla agevolmente in porto.
Niente drammi, ovviamente, ma un’occasione in più per riflettere sul futuro prossimo, nella consapevolezza che sarà necessario riparare alle lacune nel breve per guadagnare quei riscontri positivi che si facciano presupposto per una stagione in scioltezza e senza eccessivi patemi. L’opportunità a venire sembra ghiotta, guai non approfittare della contingenza! Chi ha forse qualcosa da recriminare è il Serricciolo che si è presentato a Gorfigliano con credenziali di tutto effetto che, fino ad un certo punto, sembravano rispettare a pieno il dovuto pronostico della vigilia. La squadra di Andreazzoli, infatti, ha preso subito in mano le redini del gioco fino ad ottenere il premio sperato. Ma, se anche le cose sembravano sistemate, i padroni di casa hanno tirato fuori le unghie e nel breve hanno trovato non solo la strada per prendere le misure all’avversario, ma di piazzare l’acuto giusto che valeva il pareggio, dando anche la sensazione che gli sviluppi dell’incontro non erano poi così scontati e che forse era meglio per entrambe le contendenti non forzare la mano. Così, la partita che sembrava proporsi su livelli di tutto interesse, si è un po’ addormentata e il pari finale ha accontentato tutti, in attesa che il quadro vada a definirsi meglio e anche un punticino potrebbe essere utile per restare nella pattuglia che conta.
Altro clima in Seconda dove il nutrito drappello delle nostre, per quanto nuovamente ridimensionato, sembra ancora in grado di dare il dovuto contributo per rendere interessante il panorama. Intanto, le soddisfazioni. Prima pagina per il FilVilla che, dopo le magre di Coppa, trova finalmente il modo per mandare a quel paese la malasorte e va a fare bottino pieno in quel di Forte dei Marmi con tanto di rimonta alla grande, a dimostrare che quanto di buono si era visto nelle precedenti esibizioni non era il frutto del caso e, quindi, il momento per raccogliere i frutti doveva pur venire. Un colpo gobbo importante, forse il più eclatante di giornata, che potrebbe in qualche modo già mettere in luce quale potrebbe essere il panorama che dovrebbe crearsi nel breve, almeno in vetta. Da non sottovalutare però neppure la performance della Filattierese che, dopo un’avvincente altalena, è riuscita a prevale, diciamolo, con pieno merito, sul coriaceo Corsanico, prima in vantaggio, poi in rimonta, poi surclassato nel finale senza recriminazioni. In questo caso un colpo di coda che potrebbe proporsi come l’antefatto di una stagione finalmente propositiva e ben più ricca di soddisfazioni del recente passato. Di tutt’altro spessore l’impegno della Fivizzanese che, contrariamente alle attese, non ha trovato nel Versilia un avversario tale da creare eccessivi patemi d’animo. Anzi i padroni di casa hanno fatto a lungo il bello e il cattivo tempo, prendendosi persino il lusso di fallire un rigore; che è tutto dire. Va da sé che non sempre il buon giorno si vede dal mattino e, quindi, è meglio restare con i piedi in terra che cominciare a sognare a vuoto. Gli unici reali motivi di recriminazione li offrono da un lato il Monti e dall’altro il Monzone. I liccianesi, infatti, si ritrovano con un niente di fatto nel confronto clou della giornata, almeno sulla carta, e alla fine possono solo piangere sul latte da loro versato, imputando alla Torrelaghese il solo demerito di essersi difesa con ordine, avere accettato la momentanea supremazia dei padroni di casa, ringraziando per il doppio regalo fatto, per chiudere in bellezza proprio alla scadere quando tutti avrebbero già avuto da recriminare per il pari che sembrava ormai scritto. Insomma, per la squadra di Bambini una giornata a dir poco storta, da dimenticare immediatamente, non trascurando che quanto espresso con la favorita certificata del torneo dà le dovute garanzie per il futuro prossimo, sempre che, dopo una tale batosta, il morale regga a dovere. Tutt’altra storia per il Monzone che si è espresso da par suo contro la matricola Lido di Camaiore solo per 45 minuti, fino a trovare il momentaneo vantaggio. Poi, i fivizzanesi sono scomparsi e i padroni di casa hanno allungato il passo per chiudere con una tripletta che non lascia dubbi sull’esito dovuto del confronto. Un vero peccato perché poteva essere l’occasione giusta per restare a livello e tentare lo stesso exploit della scorsa stagione. Ma, il tempo certo non manca. (Luciano Bertocchi)