
A Bagnone la consegna della Cittadinanza affettiva a Vanni Bertozzi, mentre il coro “Choeur de l’émigration”, ha proposto storie e melodie degli emigrati toscani ed apuani
Si è tenuto a Bagnone, al Museo Archivio della Memoria, il 27 agosto un nuovo appuntamento di condivisione e animazione territoriale per il Parco Appennino nel Mondo, il progetto promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano che vede la consegna della Cittadinanza Affettiva ai tanti emigrati che riscoprono le loro radici e che si si impegna per lo sviluppo sostenibile dell’Appennino. La grande sinergia sviluppata negli ultimi anni con l’Archivio della Memoria ha consentito anche quest’anno di realizzare un evento coinvolgente in cui è stata assegnata, davanti a un numeroso pubblico, la Cittadinanza Affettiva a Vanni Bertozzi, giornalista con un’attività di quasi 30 anni in Africa per un’agenzia di stampa tedesca. Rientrato in Italia è oggi impegnato nel sociale come coordinatore provinciale di Telethon e Mission bambini e in progetti di recupero e valorizzazioni di beni culturali del territorio bagnonese. Nello specifico si è dedicato all’oratorio di San Rocco di Corvarola, punto nevralgico, sul territorio, dell’antico itinerario sacro del Volto Santo. Bertozzi, in questo immobile degradato dall’incuria e dall’abbandono, spende le sue energie per riportarlo all’antico fasto e all’originaria destinazione. Una consegna molto sentita da parte del sindaco Carletto Marconi che ha evidenziato tra le motivazioni della scelta il forte attaccamento dimostrato alla propria terra di origine e per l’impegno profuso nell’intensa attività di solidarietà sociale e valorizzazione culturale per il territorio di Bagnone mantenendo un forte e costante legame con la comunità di Corvarola. La giornata è poi proseguita con la presentazione del Choeur de l’émigration, un coro che si è costituito nel 2010 intorno al progetto “Sur les traces de l’immigration italienne” con sede al Musée Nationale de l’Histoire de l’immigration italienne di Parigi e diretto dalla toscana Anna Andreotti. Un’iniziativa che ha portato in giro per l’Europa le storie e le melodie degli emigrati toscani ed apuani. Più di 70 testimonianze di immigrati italiani sono state raccolte e più di 60 canti registrati e riarrangiati dal coro, per 10 spettacoli che hanno riscontratoo un notevole successo. I coristi, molti dei quali con origini o legami locali, hanno deciso di intraprendere un viaggio alla scoperta dei luoghi della Lunigiana più significativi e che tanto hanno ispirati i canti da loro recuperati ed hanno voluto fortemente visitare l’Archivio della Memoria e conoscere il Progetto ParcoAppennino nel Mondo concedendosi durante l’evento in alcune emozionanti esibizioni canore. A consegnare l’attestato Sauro Pettazzoni membro del Direttivo del Parco Nazionale che ha sottolineato come in un unico appuntamento si siano incarnate le due anime del progetto: la Cittadinanza Affettiva e il turismo di ritorno alle radici, un fenomeno quanto mai attuale che opportunamente valorizzato continuerà a produrre importanti riscontri socio economici per il nostro territorio.