Nel 1817 per la prima volta l’antica abbazia fondata nell’anno 884, a seguito della morte del marchese Alfonso Malaspina – che rivendicava il diritto di nominare e pagare il sacerdote – otterrà un sacerdote nominato dal vescovo e sarà eretta in Parrocchia. A duecento anni di distanza Aulla ricorda l’evento con incontri e celebrazioni che si concluderanno domenica 17 con la S. Messa presieduta dal vescovo Giovanni Santucci.
Barbara Sisti ha dedicato un prezioso saggio – pubblicato in Cronaca e Storia di Val di Magra – agli eventi che nel giro di un mese, da giugno a luglio, decretarono la fine della millenaria storia dell’abbazia. Il delegato governativo del duca di Modena così scrisse al vescovo: “La Morte seguita in Pisa nella mattina del 16 Giugno (1817) del Sign. Marchese Abate Alfonso Malaspina avendo tolti tutti quegli ostacoli che fin ora si sono opposti alla canonica sostituzione di un legittimo Proposto a questa Chiesa Parrocchiale d’Aulla, sotto il titolo di San Caprasio, à mosse le paterne sollecitudini di Sua Altezza Reale il Religiosissimo mio sovrano onde tosto sia provveduto a detta chiesa in piena conformità e il 2 corrente luglio mi à espressamente comandato di partecipare a Sua Eccellenza Reverendissima che la sua nomina di detto Parroco la rimette a Vostra Eccellenza Reverendissima. E che attesa la qualità di detta chiesa per la sua antichità, amerebbe che il Parroco sopra insignito dell’onorifico Titolo di Prevosto, con le analoghe competenze e prerogative e distinzioni inerenti a tale qualificazione ecclesiastica”.
Il vescovo Giulio Cesare Pallavicini – scrive Barbara Sisti – decretò formalmente la fine dell’antica e già gloriosa abbazia e l’erezione della parrocchiale della chiesa di San Caprasio di Aulla con il nuovo parroco Antonio Beverinotti accolto trionfalmente.
Le manifestazioni celebrative si sono aperte sabato 2 settembre con la rievocazione dell’accoglienza a Palazzo Centurione e la solenne esposizione e benedizione in chiesa delle Reliquie di san Severo martire, a cui ha fatto seguito l’intervento del prof. Paolo Lapi “Quando Aulla accolse le reliquie di San Severo: il solenne cerimoniale dimenticato descritto in un atto notarile “, atto che è stato tradotto per la prima volta da Lapi.
Venerdì 8 settembre alle 21 nel teatrino parrocchiale di san Caprasio Giuliano Adorni, Riccardo Boggi e Paolo Lapi presenteranno, per la serata dell’Istituto dei Castelli, “La vita quotidiana nel feudo di Aulla dal XV al XVIII secolo: giustizia, commercio, religiosità agricoltura,urbanistica negli Statuti dei Malaspina e dei Centurione”.
Paolo Lapi e Barbara Sisti alle 21 di mercoledì 13 presenteranno un inedito excursus storico su “Aulla da Abbazia a Parrocchia (884 -1817)”.
Si entra poi, a partire da giovedì 14, sempre alle 21, in tematiche pastorali con l’intervento di don Pietro Pratolongo e don Maurizio Manganelli “La Parrocchia: aspetti giuridici e pastorali”, mentre venerdì 15 padre Cristiano condurrà una celebrazione penitenziale “Riflessioni su Maria”, alla vigilia della tradizionale processione dell’Addolorata che si svolgerà sabato 16 alle 20,30.
Domenica 17, alle 11, sarà mons. Vescovo a presiedere la santa Messa delle 11.

Riccardo Boggi