
Mercoledì 24 aprile in Piazza Italia dopo un anno scolastico con il progetto “La cura della Memoria”
è ormai un appuntamento fisso quello della presenza in piazza Italia di alcune classi degli Istituti Comprensivi di Pontremoli per festeggiare e riflettere sulla guerra, la lotta di Liberazione e il 25 aprile. Quest’anno un folto gruppo di alunne e alunni delle classi della scuola primaria “Tifoni” si sono ritrovati ai piedi del monumento al vescovo mons. Sismondo per l’atto conclusivo del progetto “La cura della Memoria” che ogni anno si solge all’interno delle classi aderenti a cura della sezione Anpi di Pontremoli, dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana con la collaborazione del Comune. Riscaldati dal timido solo che il 24 mattina si è fatto strada fra le nuvole, i ragazzi e ragazze hanno letto ai compagni e ai numerosi adulti presenti gli elaborati, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca sul periodo della dittatura nazifascista, della guerra e dei mesi della guerra partigiana. Elaborati scaturiti dai racconti raccolti in famiglia e dalle interviste a nonni e bisnonni, testimoni diretti di quegli anni lontani ma nei quali si soffrivano gli effetti di una guerra tornati di drammatica attualità.
Riassunti anche i passaggi principali della storia di quei lunghi venti mesi di resistenza dei partigiani e della popolazione civile, conclusisi colo il 27 aprile con la Liberazione della città. Immancabile il ricordo, tra le altre figure, delle maestre Laura Seghettini e Lalla Tassi, protagoniste in prima persona, partigiana la prima, staffetta la seconda. La mattinata, coordinata dal prof. Angelo Angella che nel corso dell’anno scolastico ha curato il progetto insieme alle insegnanti, è stata aperta dal saluto della dirigente del “Tifoni”, Lucia Baracchini, e del presidente di ISRA, Paolo Bissoli e si è conclusa con il saluto dell’assessore del Comune di Pontremoli Annalisa Clerici. Ma i protagonisti sono stati davvero loro, ragazze e ragazzi che con impegno hanno svolto le ricerche trasformandole in testi da leggere, anche con la recita di poesie a tema e con il canto di Bella Ciao. Nel corso della cerimonia l’omaggio a Mons. Sismondo con la deposizione di un mazzo di fiori tricolore e di una piccola pianta verde affiancata dal rosso e dal bianco della confezione.