
Di origini libiche è nato a Pontremoli e ha frequentato le scuole del territorio con ottimo profitto. Ora è studente di Medicina presso il prestigioso Collegio Ghislieri di Pavia

A proposito del limite degli alunni stranieri nelle classi, recentemente prospettata dal Ministero dell’Istruzione, non si può non avere forti perplessità. Come li scegliamo quelli da ammettere? E gli altri? E se fra questi esclusi, magari da un liceo, ci fosse anche Omar Ezwawi studente dello Scientifico di Villafranca, del quale ero preside? Merita di essere conosciuta la sua vicenda. Omar, nasce a Pontremoli nel 2001, frequenta le scuole elementari in Libia dove entrambi i genitori lavorano: la madre a Tripoli presso Alitalia, il padre come interprete. Costretto dalla drammatica guerra civile libica a spostarsi con la sua famiglia in Italia, porta a termine, presso l’IC Baracchini di Villafranca, sede di Bagnone, le scuole elementari, iniziate in Libia. Ritorna quindi a Tripoli dove inizia a frequentare le scuole medie, ma il precipitare degli eventi bellici lo costringe ad abbandonare definitivamente le scuole libiche. Terminate le medie si iscrive al Liceo Scientifico, corso delle Scienze Applicate. Nei cinque anni dimostra di essere uno studente modello, desideroso di sapere, Omar non si accontenta di quello che la scuola gli offre ma va ben oltre, approfondendo autonomamente gli argomenti soprattutto quelli di carattere scientifico.
Superato l’esame di Stato, riportando la votazione di 100 con lode, si prepara ad affrontare l’università. Così risponde alle nostra domanda sul suo impegno scolastico “affascinato sempre più dall’idea di studiare medicina mi preparo con impegno ai test di ammissione per l’università. Era mia intenzione, oltre che iscrivermi ai test nazionali per Medicina e Chirurgia sia in italiano che in inglese, tentare le ammissioni presso le Scuole Universitarie Superiori ed i Collegi di Merito in quanto mi avrebbero permesso di non gravare economicamente sulla mia famiglia, grazie alle borse di studio, al vitto e alloggio gratuiti e inoltre mi avrebbero offerto importanti opportunità di crescita personale e professionale”. Omar affronta con impegno i test di ammissione, ne supera diversi, ma, come afferma, “sfoltite le opzioni che trovavo meno attraenti mi sono ritrovato a dover scegliere fra Medicina in italiano a Pisa presso la Scuola Superiore Sant’Anna, Medicina in italiano alla Statale di Bologna, Medicina in Inglese presso l’Università di Pavia e l’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia, come alunno dell’eccellente e storico Collegio Ghislieri”.

Sceglie quest’ultima università, dopo averla visitata ed essersi confrontato con studenti e professori. Entra a far parte del prestigioso Collegio Ghisleri che richiede il mantenimento di elevati standard universitari durante tutto il percorso di studio. Omar dice: “sono al quarto anno del corso di studi e dallo scorso anno faccio anche parte del percorso MEET (Medicine Enhanced by Engineering Technologies), un master di secondo livello per permettere a futuri medici di avere quelle competenze ingegneristiche e informatiche sempre più indispensabili visto il crescente ruolo della tecnologia, della robotica e dell’intelligenza artificiale nella pratica della cura”.
Dopo aver ricordato la preparazione ricevuta dal Liceo Scientifico Da Vinci di Villafranca, al quale rinnova la sua riconoscenza, guarda al futuro affermando: “il principio che mi guida è la gratitudine per l’oggi e una speranza nell’essere capace di adattarmi al domani, cercando di essere il più possibile d’aiuto nei confronti del prossimo e dei miei cari”. Già, perché Omar dice di sentirsi realizzato soltanto se riuscirà a coniugare la sua professione con un ambiente familiare sereno caratterizzato da un rapporto di affetto, stima e fiducia con i figli che spero un giorno di avere. E poi conclude con una frase che riassume il suo progetto di vita: “Vivi come se dovessi morire domani, impara e cresci come se dovessi vivere per sempre. Non per mettere ansie ma per essere grati ed apprezzare ogni piccola meravigliosa emanazione della nostra esistenza”. Grazie Omar per aver scelto l’Italia, le nostre scuole, la nostra università; ti auguriamo di poter realizzare il tuo meraviglioso progetto di vita, per te e per noi.
Fabrizio Rosi