
Tanti ad ascoltare il racconto di Andrea Delsoldato del suo viaggio di 10.000 km in Vespa per incontrare la bambina che ha adottato a distanza

Ci sono richiami forti, impossibili da non ascoltare anche se implicano decisioni per imprese che ai più possono sembrare folli. Di una di queste si è parlato nei giorni scorsi a Scorcetoli, nei locali della parrocchia: il viaggio-avventura di Andrea Delsoldato, 10mila km in Vespa per arrivare all’estremità orientale del Bangladesh e conoscere finalmente Kakuli, la bambina che da tempo aveva adottata a distanza.
Andrea, poco più che trentenne, vive a Scorcetoli: una laurea in scienze ambientali conseguita a Parma, un ottimo lavoro in un’azienza importante. “Era il 2020 nei mesi difficili della pandemia – racconta – ed ero ormai insoddisfatto del mio lavoro, cercavo un’altra strada che non fosse quella di lavorare a ritmi frenetici per portare al sistema il maggior guadagno con la minor felicità possibile”.
L’incontro, quasi per caso, con un progetto di cooperazione in Bangladesh, paese nel quale Andrea aveva già in atto l’adozione a distanza di una bambina, Kakuli, per permetterle una vita dignitosa e un’istruzione che la rendesse consapevole e indipendente. L’idea di andare a conoscere lei e la realtà dove vive è arrivata all’improvviso: “Ci andrò in Vespa” era stato l’annuncio agli amici che, sbigottiti, avevano cercato di convincerlo ad utilizzare mezzi più “convenzionali” per un viaggio più sicuro.
“Ma io volevo andare il più lento possibile per osservare i Paesi che avrei attraversato con il mezzo più semplice e più proletario possibile”. Non sapeva che quel mezzo, una vecchia Vespa, gli avrebbe aperto tante strade (comprese quelle delle frontiere) e fatto conoscere tanti “Vespa Club” sull’itinerario asiatico sempre pronti a risolvere ciascuno degli inevitabilli guasti meccanici.
La lezione che nasce da questa esperienza apre il cuore alla speranza: “Dobbiamo e possiamo contare sugli altri – spiega Andrea Delsoldato – perché ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarti, che si fermerà a bordo strada per spingere il tuo mezzo, ti offrirà un pranzo o un tetto, ti presterà un telefono, chiamerà altre persone…”.
Emozioni lunghe un anno, iniziate nel luglio 2022 e culminate nell’incontro con quella ragazza: “in quel momento ho capito che il viaggio era finito e sono rimasto lì quattro mesi dando un contributo ad un progetto di cooperazione per la depurazione delle acque”.
Un’esperienza piena di sensazioni, di ricordi e di emozioni, a cominciare dall’entusiasmo di Kakuli per il suo primo giro in Vespa.
(p. biss.)