
Sette giovani professionisti stanno viaggiando per l’Italia alla ricerca di luoghi dalla natura incontaminata e di comunità locali autentiche
Sicuramente vedere scritto “molto bene, grazie” come risposta alla canonica domanda “come si sta a Pontremoli?” non rende giustizia al sorriso di Anja Von Emden e a quel simpatico accento teutonico che rendono palese che la reazione va ben al di là di una vuota formula di rito e che quel “bene” è reale e sincero. Anja Von Emden è una giovane ragazza tedesca che da circa un anno ha cominciato a sviluppare un progetto di coliving (ovvero di vivere assieme ad altre persone molto spesso assolutamente sconosciute) ma con un obiettivo particolare, quello di concentrarsi sulle aree rurali dell’Italia, alla ricerca di posti tranquilli e ricchi di natura.
Per questo assieme alle sue compagne hanno deciso di avviare qui un primo progetto pilota organizzato sulla piattaforma Agaia (https:agaia-coliving.com). Si tratta di sette giovani professionisti provenienti da diverse parte del mondo: Germania, Olanda, Usa, Australia e Argentina che per tre settimane hanno fatto tappa e vissuto sotto il Campanone. L’obiettivo è quello di continuare a lavorare da remoto (Anja è una Project Management di un’importante azienda internazionale) e allo stesso tempo poter godere delle bellezze delle comunità locali.
E in mezzo a questo girovagare nel Bel Paese c’è stata la scoperta dell’iniziativa dello Start Working di Pontremoli “con cui sono entrata in contatto. In quel periodo – spiega Anja – eravamo già alla ricerca di uno spazio di coliving permanente. Tuttavia, uno dei nostri principi è l’integrazione con le comunità locali, quindi abbiamo cercato di entrare in contatto con iniziative locali che condividono i nostri valori”.
In particolare si è creato uno stretto contatto con la cooperativa “Torrano Domani”, “siamo rimaste affascinate – spiega Aja – dal lavoro che stanno svolgendo per rivitalizzare la loro comunità e affermare il turismo lento nelle frazioni lunigianesi”. “è stato davvero bello – sottolinea con un evidente sorriso – abbiamo conosciuto posti nuovi e bellissimi. E poi uno degli aspetti che amiamo di questa regione è la cordialità e l’apertura delle comunità locali, con la volontà di condividere le loro tradizioni e cultura e l’opportunità di scoprire la bellezza dello slow living”. Tutto diverse dallo stress e dall’ambiente frenetico delle grandi città.
Ad Anja si accendono gli occhi quando parla poi del mercato cittadino “così caratteristico e pieno di vita”, ed anche all’inevitabile domanda sulla gastronomia non si tira indietro “tutto molto buono” con un sorriso compiaciuto al racconto delle ormai tante volte che ha assaggiato i testaroli o la torta d’erbi. Tra l’altro per lei, vegana, la cucina povera e fatta principalmente di verdure della tradizione pontremolese, è stata una piacevole scoperta. E poi la visita a Villa Dosi, agli Stretti di Giaredo, ai boschi del territori. Insomma un tour a 360° che ha affascinato tutti i nomadi digitali arrivati a Pontremoli. Inevitabilmente ci sono state delle difficoltà che hanno riguardato in particolare le infrastrutture: la connessione in fibra a Torrano non è ancora disponibile: “Una buona connessione Internet è l’aspetto più importante per i lavoratori remoti e i nomadi digitali”. Visto che sono alla ricerca di un luogo dove collocarsi forse in maniera definitiva è possibile che la scelta cada su Pontremoli? “Forse – si schermisce Anja – quello che è certo è che abbiamo in programma di tornare verso settembre – ottobre”.
(Riccardo Sordi)